Pavia appare solo in maniera a dir poco incidentale nel corpus di corrispondenza mozartiana. “Il signor conte di Castelbarco”, scrive il padre Leopold alla moglie il 28 settembre 1771, “subito dopo essere arrivato a Milano, è ripartito per Pavia onde far visita alla sua promessa sposa Mezabarba, ma ha lasciato il pacchetto con le musiche al suo cameriere particolare, il quale ce l’ha subito portato a casa. Lo vedremo domani”.
Questa lettera dal sapore domestico, in cui traspare la trepidante fiducia paterna nei confronti del giovane Wolfgang (“Io so cosa ha scritto e qual effetto può fare; è più che certo che abbia composto proprio bene sia la parte dei cantanti sia quella dell’orchestra”, confida Leopold qualche riga prima), è l’unica pagina in cui il nome di Pavia appaia accostato a Mozart. Eppure, da questa primavera, Pavia entra a fare ufficialmente parte di Mozart Ways, sebbene il giovane compositore non l’abbia mai visitata.
“Mozart Ways è una rete internazionale che unisce le città dei dieci Paesi europei che Mozart ha visitato nella sua vita e che hanno contribuito in modo determinante alla sua formazione”, spiega il M° Giulio Prandi, Direttore artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri. “È stata costituita a Salisburgo vent’anni fa e, di là dall’attività scientifica, si dedica anche alla scoperta di percorsi turistici imperniati sulla vita e sull’opera di Mozart. Questi itinerari mozartiani sono anche entrati nel novero dei grandi itinerari culturali designati dal Consiglio d’Europa, unico caso che riguardi un musicista”.
Il giovane Mozart era venuto tre volte nell’attuale territorio italiano, accompagnato dal padre. In Lombardia – che all’epoca, non bisogna dimenticarlo, in quanto Ducato di Milano era parte integrante dell’Impero Asburgico – oltre a Milano aveva visitato Brescia, Cremona, Lodi e Mantova, oltre alla piccola Canonica d’Adda.
“Complessivamente Mozart è stato a Milano all’incirca un anno, mentre non è mai passato da Pavia”, continua il M° Prandi. “Tuttavia Pavia entra in Mozart Ways grazie all’interesse del Centro di Musica Antica e al progetto di cartellone in comune col Teatro Fraschini, che porterà anche a un disco sugli spartiti milanesi di Mozart. Questo progetto, che unisce l’attività di ricerca del Ghislieri e quella artistica del Fraschini, è ulteriormente bello se si pensa al fatto che inoltre unisce Pavia a Milano, nel ricordo dell’epoca di Maria Teresa d’Austria, un periodo che ha riformato profondamente l’identità del territorio lombardo, l’Università e anche il nostro Collegio”.
E proprio a Pavia, al Teatro Fraschini, Coro e Orchestra Ghislieri diretto dal M° Prandi terrà il concerto Exsultate, Jubilate. Mozart e Milano, in cartellone venerdì 11 marzo alle ore 20:30. Il soprano Robin Johannsen, il contralto Carlo Vistoli, il tenore Raffaele Giordani e il basso Alessandro Ravasio eseguiranno il mottetto milanese di Mozart, intitolato appunto Exsultate, Jubilate, oltre a il Caelo tonanti di Melchiorre Chiesa, un’Antifona inedita del pavese Gianandrea Fioroni e due salmi milanesi di Johann Christian Bach. “In questa maniera”, conclude il M° Prandi, “Pavia assume lo statuto honoris causa di città mozartiana, nell’ambito della decisione di Mozart Ways di ampliare il percorso turistico anche a città non toccate dai viaggi settecenteschi di Mozart ma toccate oggi da viaggi mozartiani in termini culturali, scientifici, accademici, musicali”.