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Un umanesimo digitale per elaborare la complessità – Il discorso di Christian Greco al G20 della Cultura
Christian Greco, Alunno del Collegio Ghislieri di Pavia e Direttore del Museo Egizio di Torino

Incremento della partecipazione pubblica alla vita culturale, rilevanza sociale dei musei, mantenimento rigoroso della correttezza scientifica nell’utilizzo del patrimonio. Sono stati questi i temi portanti del discorso tenuto all’inaugurazione del G20 della Cultura al Colosseo da Christian Greco, nostro Alunno, Direttore del Museo Egizio di Torino e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Ghislieri.

“Nei luoghi della cultura”, ha dichiarato Christian Greco, “si può imparare a mettere le comunità al centro e a studiare il loro rapporto con l’ambiente, con la storia, con l’oralità e la scrittura, con le varie forme di espressione, con la tecnologia. Le scienze umanistiche assumono un ruolo fondamentale perché ci aiutano a indagare quale effetto l’evoluzione e il cambiamento abbiano svolto nell’organizzazione della vita”.

L’auspicio che Christian Greco ha presentato alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi e dei Ministri della Cultura delle 20 grandi potenze è quello di “un umanesimo digitale, in cui archeologi, antropologi, architetti, storici, filosofi, neuroscienziati e psicologi lavorino fianco a fianco con chimici, fisici, esperti informatici, per arrivare alla definizione di una nuova semantica che ci permetta di capire ed elaborare la complessità della realtà”.

Il discorso di Christian Greco è disponibile in versione integrale su Repubblica; i temi sono ripresi in un’intervista andata in onda sulla Rai e in un focus dell’Ansa. Quest’oggi, riunito a Palazzo Barberini, i Ministri del G20 stileranno la loro Dichiarazione sulla Cultura.

Alla necessità di un umanesimo digitale Christian Greco ha dedicato approfonditi interventi alla Scuola Normale Superiore, all’Università di Pisa, alla Biennale Tecnologia e per TTG-Italian Exhibition Group.  

Per il Collegio Ghislieri, Christian Greco ha recentemente registrato il video di una visita virtuale al Museo Egizio, in occasione della mostra Archeologia invisibile, perfetto esempio di digitalizzazione del patrimonio umanistico. Ricevendo il Premio Ghislieri nel 2014, infine, Christian Greco aveva esposto il programma di trasformazioni del Museo Egizio nella stessa direzione illustrata più ampiamente al G20.

Christian Greco è ghisleriano dal 1994 e ha vinto il Premio Ghislieri nel 2014. Al master in Egittologia presso l’università di Leida e al dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa ha fatto seguire una carriera che ha coniugato insegnamento, ricerca, attività museale (è stato curatore della sezione egizia presso il Museo Nazionale delle Antichità di Leida) e spedizioni archeologiche sul campo: a Dra abu el-Naga, a Luxor, a Gebel Bakar, a Saqqara e altrove. Nel 2014 ha assunto, nemmeno quarantenne, la direzione del Museo Egizio di Torino. È altresì membro del Comitato tecnico-scientifico per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibact), del Consiglio d’amministrazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del Consiglio d’amministrazione dell’Università degli Studi di Pavia.