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Il Coro Universitario del Collegio Ghislieri al Duomo di Milano – Un concerto coi Cameristi della Scala

“Trovo molto emblematico che, proprio nel giorno in cui i teatri possono riaprire, saremo chiamati a suonare in un contesto straordinario”, confida il M° Giulio Prandi a Ghislieri.it. Lunedì 26 aprile infatti il Coro Universitario del Collegio Ghislieri è stato invitato dai Cameristi della Scala a registrare nel Duomo di Milano un concerto da trasmettere sui loro canali web e su quelli di Intesa San Paolo, che organizza l’evento assieme alla Fabbrica del Duomo. “Sono contento perché l’emergenza sanitaria aveva causato un rallentamento dell’attività del Coro Universitario, il cui ultimo concerto era rimasto quello di dicembre a Parma, per la Fondazione Toscanini”.

Il programma della registrazione in Duomo prevede tre brani. Il Concerto in Re minore RV 128e il Gloria in re maggiore RV 259di Antonio Vivaldi oltre, in apertura, al Regina coeliper coro e archi di Giuseppe Sarti (1729-1802).  “Il Regina coeli di Sarti è tratto direttamente dall’archivio del Duomo. Sarti è un grande operista, addirittura citato da Mozart nel finale del Don Giovanni: nella scena della cena, a un certo punto, uno dei pezzi suonati è appunto un brano da un dramma giocoso di Sarti, il Fra i due litiganti il terzo gode, composto su libretto di un grande ghisleriano, Carlo Goldoni. Questo Regina coeli risale invece al periodo in cui Sarti fu maestro di cappella del Duomo, incarico che ricoprì per quasi un decennio, dal 1779 al 1787, lasciando da allora in archivio varie sue composizioni”.

Solisti saranno Federico Fiorio, Marta Redaelli (rispettivamente soprano primo e soprano secondo, che in marzo avevano seguito il M° Prandi esibendosi nel Dido and Æneas di Purcell prodotto dalla Fondazione Arena di Verona) e Marta Fumagalli (alto). I Cameristi della Scala accompagneranno il Coro Universitario del Collegio Ghislieri diretti dal M° Prandi, che già li aveva diretti in dicembre per il concerto natalizio di Intesa San Paolo.

“Mi piace molto l’idea che noi formiamo studenti non professionisti affinché cantino insieme a professionisti e siano in grado di realizzare progetti con musicisti di vaglia”, continua il M° Prandi. “Il principio è un po’ quello abbadiano: mettere giovani studenti e amatori insieme a grandi professionisti per prepararli e farli crescere, portando a farli esibire in pubblico grazie anche all’aiuto di alcuni cantanti di Coro e Orchestra Ghislieri che fanno da tutor trasmettendo la propria esperienza a questi ragazzi. Crediamo nella musica come momento di crescita in generale, non solo artistica”.

“Anche per questo”, conclude, “sono felice che siano possibili queste occasioni fuori dal comune per gli studenti del Collegio Ghislieri che fanno parte del nostro Coro Universitario: ad esempio Alessandro Sosso, che farà parte della formazione prevista per il concerto in Duomo. Eventi come questo sono una conferma di come il Ghislieri abbia saputo legare, in questi anni, l’ambito della formazione universitaria con l’ambito della musica. Questa commistione culmina in progetti di validità assoluta, tanto da poter essere presa in considerazioni da istituzioni professionistiche come i Cameristi della Scala o la Fondazione Toscanini, così che il prodotto dell’attività del Coro Universitario possa essere non un saggio ma un vero e proprio concerto. È uno sforzo che depone in favore della bontà dell’attività non professionistica, che in Italia viene considerata sinonimo di poca qualità ma non lo è: un bravissimo studente di medicina o di matematica può essere anche un buon cantore. L’importante è che si impegni seriamente e venga ben preparato”.