L’italiano teatrale di Goldoni al centro del nuovo appuntamento del ciclo “Carlo Goldoni dal Ghislieri al mondo – L’eredità culturale a tre secoli dal suo arrivo a Pavia”. Ne parlerà questa sera (giovedì 18 aprile) alle 18 all’Aula Goldoniana del Ghislieri il professor Luca D’Onghia, discutendo con il professor Giuseppe Antonelli, ordinario della sezione di Scienza della Letteratura e dell’Arte Medievale e Moderna all’Università di Pavia. D’Onghia insegna Storia della lingua italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa e si è occupato soprattutto di plurilinguismo letterario e di storia del teatro italiano. Ha al suo attivo una novantina di pubblicazioni, dedicate soprattutto al teatro comico italiano d’età moderna, a problemi di sintassi ed etimologia italo-romanza, alla letteratura dialettale riflessa e al plurilinguismo letterario tra Quattro e Seicento.
D’Onghia partirà dall’analisi di tre testi di Goldoni: uno classico, tratto da “Le smanie per la villeggiatura”; uno meno famoso ma di grande qualità, tratto da “La guerra” (che è una commedia ma a tratti anche molto spietata) e infine uno derivante da una commedia metateatrale scritta in versi: “L’impresario delle Smirne”. “L’ho scelto perché è bene sapere che Goldoni ha scritto un terzo delle sue commedie in versi -spiega D’Onghia- e in generale si tratta di un autore fortemente sclerotizzato dall’uso scolastico. A volte sembra quasi che abbia scritto due-tre commedie, quando in realtà sono 130. La sorte di Goldoni è quella di essere stato etichettato come uno scrittore sciatto per tutto l’Ottocento e anche per il primo Novecento. Si deve al linguista Gianfranco Folena la sua rivalutazione e la scoperta di un autore dalla lingua gioviale, leggera e maneggevole. E’ estremamente efficace e anche oggi molto comprensibile oltre che sempre attuale”.
L’ultimo appuntamento per l’anno 2023-24 con il ciclo “Carlo Goldoni dal Ghislieri al mondo” sarà mercoledì 12 giugno alle 18, sempre in Aula Goldoniana con “Goldoni e la musica”. Relatori saranno Angela Romagnoli, Giovanni Polin e Silvia Urbani.
L’italiano teatrale di Goldoni, se ne parla al Ghislieri con Luca D’Onghia e Giuseppe Antonelli