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Il Journal Club degli studenti – Un punto d’incontro per essere sempre aggiornati sulla ricerca scientifica

Da quest’anno c’è una novità nella vita studentesca al Collegio Ghislieri. Gli alunni iscritti alle facoltà scientifiche, dopo qualche mese di prova, hanno istituito il Journal Club: un angolo destinato all’approfondimento di tematiche specifiche, una palestra per confrontarsi con la produzione accademica di alto livello, un metodo per tenersi sempre aggiornati sulle scoperte e ipotesi più recenti consultando le riviste scientifiche parallelamente alla preparazione degli esami ordinari per il rispettivo corso di laurea.

“Il Journal Club è nato durante il lockdown”, racconta Roberta Colapietro, iscritta al quinto anno di Medicina e Chirurgia, “principalmente per fornire un momento di aggregazione virtuale agli studenti del Ghislieri di area scientifica sparsi in giro per l’Italia e il mondo. Inoltre, abbiamo pensato che potesse essere un’ottima occasione per condividere i nostri interessi scientifici e scoprire che ad altri ghisleriani, magari iscritti a facoltà differenti, interessano temi affini”.

Il Journal Club funziona così. Viste le diverse facoltà di provenienza degli studenti, di fatto i club sono due, che si riuniscono a settimane alterne: uno destinato all’area biomedica (ossia a studenti di Medicina, Biotecnologie, Biologia) e uno dedicato alle scienze dure (per gli studenti di Matematica, Fisica, Chimica, Gelogia, eccetera). Durante ogni incontro uno studente presenta agli altri un articolo scientifico tratto da una rivista accademica; al termine della presentazione, l’articolo viene discusso criticamente. “Per rendere ancora più stimolante la discussione”, spiega Roberta Colapietro, “abbiamo deciso di istituire la figura dello special guest, una chairperson esperta dell’argomento trattato che guidi la conversazione o fornisca ulteriori spunti di riflessione. All’inizio abbiamo cercato questi special guest fra PhD e postdoc del Collegio; dopo i primi incontri di rodaggio, però, abbiamo iniziato a convocare special guest anche esterni al Ghislieri e all’Università di Pavia, e anche non basati in Italia”.

In questa maniera, il Journal Club è diventato anche un modo per espandere il proprio network in vista delle future avventure nel mondo della ricerca, in Italia o all’estero. “Anche per questo abbiamo deciso che conviene mantenere il Journal Club esclusivamente online. Durante il lockdown era stata una scelta obbligata, ma continuando così abbiamo la possibilità di collegarci non solo con gli alunni ma anche con specialisti che non siano fisicamente presenti a Pavia; io stessa sto continuando a seguire il Journal Club pur avendo da poco un Erasmus presso l’Università di Tubinga”.

Il Journal Club mantiene, col passare del tempo, standard elevati: al termine di ogni incontro viene richiesto ai partecipanti di compilare un questionario di valutazione sulla performance dello studente che ha riferito riguardo all’articolo di turno. “Per molti di noi”, continua Roberta Colapietro, “si tratta della prima opportunità per tenere personalmente una presentazione. Per questo abbiamo cercato di rendere l’esperienza più costruttiva, dando la possibilità allo studente-relatore di migliorarsi tramite il feedback degli altri partecipanti”. Quanto agli sviluppi futuri, rivela: “Dai prossimi incontri vorremmo mettere insieme un ‘journalino’, in cui raccogliere sotto forma di abstract il contenuto di ogni incontro del club. Questo ‘journalino’ rimarrebbe poi in eredità ai giovani ghisleriani che prenderanno in mano l’iniziativa quando noi ci saremo laureati”.