È iniziata ieri via web, con un incontro preliminare con Marco Cappato e Marco Perduca, una novità dell’offerta formativa del Collegio Ghislieri per i suoi studenti: il corso interno The right to science, from law to action, organizzato in collaborazione con l’Associazione Science for Democracy (SfD) e con l’Associazione Luca Coscioni. Il corso ambisce a fare da guida per acquisire le conoscenze pratiche per agire nel mondo del policy making e dell’advocacy, a sostegno del diritto alla scienza, formalmente riconosciuto dall’articolo 15 dell’International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights (ICESCR) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Fra i co-founder di Science for Democracy c’è anche la nostra Alunna Laura Convertino, ghiseriana dal 2011, medico chirurgo e attualmente impegnata in un PhD presso il Leverhulme Trust Doctoral Training Programme for the Ecological Study of the Brain dell’University College, London, dove si occupa di neuroscienza cognitiva e teoretica. “La storia di Science for Democracy”, spiega la dott. Convertino a Ghislieri.it, “inizia col quinto Congresso per la libertà di ricerca scientifica, che si è tenuto nel 2018 a Bruxelles, al Parlamento Europeo. Da allora SfD continua a lavorare in collaborazione con UNESCO, African Union e altri professionisti internazionali per il riconoscimento, la promozione e il monitoraggio del diritto alla scienza come diritto umano”.
“Il diritto alla scienza ha due aspetti fondamentali”, continua. “Da un lato, il diritto di scienziati e ricercatori a fare scienza in modo libero e indipendente; dall’altro, il diritto dei cittadini di beneficiare del progresso e di accedere alla conoscenza scientifica. Per sua natura, quest’obiettivo ambizioso può essere raggiunto solo tramite la cooperazione di scienziati, policy makers, intellettuali, attivisti ed esperti di diritto. Nell’ambito dei diritti umani, il contributo di professionisti da ambiti complementari è fondamentale, ma risulta efficace solo se si hanno gli strumenti necessari per comprendere come fari entrare in relazione con le conoscenze altrui”.
Il corso non è rivolto solo a studenti dell’ambito medico-biologico o scientifico ma, proprio per la sua natura interdisciplinare e connessa a un diritto umano fondamentale, è indirizzato a studenti di tutte le facoltà. L’incontro preliminare con Marco Cappato (tesoriere dell’Associazione Coscioni), Marco Perduca (coordinatore di SfD, già senatore e rappresentante all’Onu) e la stessa Laura Convertino è servito ai giovani ghisleriani interessati a entrare in contatto con il concetto di diritto alla scienza e per articolare le future lezioni del corso in base alle proprie esigenze e inclinazioni.
La prima lezione del corso si terrà il 10 novembre, in occasione della Giornata Mondiale della Scienza, e coinciderà col webinar organizzato da SfD in favore del diritto alla scienza, cui prenderanno parte invitati di rilievo fra cui spicca il nome del Premio Nobel per la Medicina sir Richard John Roberts.
Le lezioni successive spazieranno invece negli ambiti del diritto internazionale, dell’advocacy, del policy making, delle nuove tecnologie e del biodiritto. Al contempo, verrà indagato il significato politico e sociale delle più recenti scoperte scientifiche, cure mediche e applicazioni tecnologiche come il genome editing, le food technologies, le cellule staminali, e così via. Ogni incontro sarà tenuto da un diverso speaker. Oltre a Cappato e Perduca, il calendario prevede la partecipazione di diversi membri del Committee di SfD: Giulia Perrone, Research and advocacy officer di SfD, terrà un intervento intitolato General Comment on Science; Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, parlerà de La legge italiana e il diritto alla scienza; Cesare Romano, Professore di International Law e International Protection of Human Rights alla Loyola Law School di Los Angeles, terrà la lezione Shadow reports: human rights monitoring for the UN; Andrea Boggio, Professore di Health Law e Biomedical Ethics alla Bryant University di Smithfield, Rhode Island, parlerà invece di Research and Self Determination Index.
“Un elemento fondamentale (al momento mancante) per il successo del diritto alla scienza”, argomenta Laura Convertino, “è la presenza di competenze transdisciplinari e di conoscenze normalmente non incluse nei curriculum accademici dei professionisti del futuro. Da questo bisogno nasce la collaborazione fra SfD e il Collegio Ghislieri, che ha fra i suoi valori principali la multidisciplinarietà e l’energia creativa: ciò lo rende il miglior alleato per formare scienziati, giuristi, intellettuali e professionisti capaci di interfacciarsi con policy makers, analizzare criticamente l’impatto della politica sulla scienza e della scienza sulla politica, e infine di implementare competenze pratiche utili alla preparazione di report e documenti ufficiali da condividere con organi di controllo internazionali come le Nazioni Unite e l’Unione Europea”.
Per questo, se le lezioni teoriche discuteranno casi reali in cui scienza e politica si sono interfacciate, alla fine del corso gli studenti saranno chiamati a presentare un progetto scelto tra tre possibili filoni: il monitoraggio dei diritti umani, in particolare del diritto alla scienza, con gli shadow report sulle sue violazioni nel mondo; gli indici di ricerca e di autodeterminazione che monitorano quantitativamente il diritto alla scienza, creando ranking di confronto internazionale; e, infine, il caso del diritto alla scienza in Italia, in termini di libertà di ricerca e accesso alle cure. L’obiettivo, conclude Laura Convertino, “è preparare ghisleriani pronti a essere scienziati, giuristi, professionisti e intellettuali capaci di dare un contributo sociale con la scienza come alleato”.