Il Coro Universitario del Collegio Ghislieri si è recato a Parma da dove, la sera di domenica 6 dicembre, era in programma l’esibizione con la Filarmonica “Arturo Toscanini” diretta dal Maestro Federico Maria Sardelli. L’evento è visibile in streaming cliccando qui grazie alla cura del centro interateneo Edunuova col sostegno del Gruppo Hera.
Assieme al Coro, diretto dal Maestro Rossella Policardo, si esibiscono il soprano Roberta Mameli, l’alto José Maria Lo Monaco e il tenore Valentino Buzza. Il programma prevede il Concerto grosso in sol minore n. 8, op. VI: Fatto per la notte di Natale di Arcangelo Corelli; il Laetatus Sum (Salmo 121) per coro, archi e basso continuo, RV 827 di Antonio Vivaldi; dello stesso Vivaldi, il Concerto per violino e archi R270: il Riposo. Per il SS. Natale; il Credo per coro, orchestra d’archi e basso continuo in do maggiore di Federico Maria Sardelli; e, del medesimo Maestro Sardelli, il Concerto per due oboi, archi e basso continuo in re minore e il Dixit Dominus: Salmo per soprano, alto, tenore, coro a quattro e strumenti.
Si tratta, spiegano gli organizzatori, di “un concerto per chi ama le sorprese natalizie. Prima sorpresa: il Concerto Fatto per la notte di Natale di Corelli, coi suoi otto movimenti, rivela una libertà di scrittura mai vista per l’epoca e alla fine incanta con la soave Pastorale, in cui gli archi ricordano il suono di pifferi e zampogne. Seconda sorpresa: l’esplosione di luce del vivaldiano concerto Il Riposo. Per il SS. Natale ci fa pensare oltre il Barocco. La dinamica della musica, infatti, rivelando spazi ampli, punteggiati da immagini fantasiose, cesellate, sembra evocare forme rococò. Terza e quarta sorpresa: Federico Maria Sardelli, direttore, musicologo, flautista, vignettista e massimo esperto di Vivaldi, oltre ai suoi brani scritti ‘in stile’ (è anche compositore!) ci regala il Laetatus sum che, soltanto nel 2017, lo studioso Michael Talbot attribuì al Prete Rosso; fino a quel tempo si pensava fosse di Galuppi”.
Il libretto di sala riporta la testimonianza di Talbot riguardo a questa scoperta: “Più guardavo la partitura, più continuava a urlarmi ‘Vivaldi!’. Da quel momento in poi, il processo di costruzione di un argomento forte per la paternità di Vivaldi ha preso il sopravvento. Ho identificato diverse brevi concordanze musicali all’interno della musica di Vivaldi, una miriade di tratti stilistici idiosincratici caratteristici di lui. È un lavoro attraente, leggermente più lungo e nella forma più complessa rispetto ad altre opere dello stesso tipo nel corpus di Vivaldi, ed è probabile che riceverà un certo grado di visibilità nelle esibizioni dal vivo e nelle registrazioni in un futuro abbastanza prossimo”.
L’attività molteplice del Maestro Sardelli può essere seguita, oltre che sul sito dell’orchestra barocca Mondo Antiquo di cui è stato fondatore, anche sul Vernacoliere dove è apprezzato vignettista e in libreria, a cominciare dal suo delizioso romanzo L’Affaire Vivaldi (Sellerio, 2015).