Sabato 16 novembre alle 16 la Libreria Il Delfino ha ospitato una conversazione tra Gabriele Dadati (foto: Emanuele Ferrari) e la giornalista Maria Grazia Piccaluga sul tema Da dove viene, davvero, il Piccolo Principe? Lo spunto per questo incontro nasce dal libro Le ali del Piccolo Principe, ultima fatica letteraria che lo scrittore piacentino ha dedicato alle vicende che hanno ispirato il capolavoro di Saint-Exupéry, uno degli autori più amati dei nostri anni.
Il libro: Le ali del Piccolo Principe (Solferino Libri)
Parigi, dicembre 1935. Antoine de Saint-Exupéry è una celebrità: come pilota è stato un pioniere che ha compiuto audaci trasvolate oceaniche, come scrittore ha firmato un paio di romanzi molto amati dai lettori. Eppure le cose non vanno bene. Lui e la moglie Consuelo vivono come non dovrebbero, continuando ad accumulare debiti. Per risolvere il problema, Tonio intende tentare il record di velocità nel raid Parigi-Saigon. C’è in palio una grossa somma di denaro e così, all’alba di domenica 29, decolla con il suo biposto dall’aeroporto di Le Bourget insieme al meccanico André Prévot. Mentre sorvolano il Sahara, però, i due precipitano. L’aereo è distrutto, ma loro sono vivi. Con poco da mangiare e quasi niente da bere. Come faranno a salvarsi, visto che nessuno sa dove sono? Nel frattempo l’Hotel Pont Royal, in cui i Saint-Exupéry si sono trasferiti dopo l’ultimo sfratto, viene preso d’assalto dai giornalisti. Consuelo e Marie, la madre di Tonio che ha raggiunto la nuora perché possano farsi forza a vicenda, hanno come unica difesa gli amici di lui. Tra questi ci sono l’editore Gaston Gallimard, l’intellettuale ebreo Léon Werth, il pilota Jean Lucas, che è in contatto diretto con l’Air France, e il diplomatico Henry de Ségogne, che scopre dai piani alti del ministero degli Esteri che sono già pronte le bare. Mentre al Pont Royal cresce l’angoscia, per le strade i parigini si preparano a festeggiare il Capodanno…
Gabriele Dadati ha ricostruito la storia dell’atterraggio avventuroso di Antoine de Saint-Exupéry nel deserto libico nel 1935 da cui sarebbe nato il celebre racconto.
L’autore
Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) – allievo del Collegio Ghislieri, laureato in Filologia moderna presso l’Università degli studi di Pavia e diplomato presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori della stessa città – ha pubblicato vari libri, tra cui la raccolta di racconti Sorvegliato dai fantasmi (2008), finalista come Libro dell’anno per Fahrenheit di Radio 3 Rai, e il romanzo breve Piccolo testamento (2011), presentato al Premio Strega l’anno seguente da Gherardo Colombo e da Romano Montroni. Nel 2009 ha rappresentato l’Italia nel progetto «Scritture Giovani» del Festivaletteratura di Mantova. Presso Baldini+Castoldi sono usciti i romanzi storici L’ultima notte di Antonio Canova (2018), finalista al Premio Comisso, Nella pietra e nel sangue (2020), vincitore del Premio internazionale Città di Como, e La modella di Klimt (2020), presentato al Premio Strega da Gian Arturo Ferrari. Sempre per lo stesso editore è uscita la biografia on the road Secondo Casadei, “Romagna mia” e io. In viaggio con mamma sulle tracce di un genio semplice (2021). Il romanzo più recente è Le ali del Piccolo Principe (Solferino, 2024).
Fotogallery (foto Serena Campanini – Elisabetta Baracchi)