“Indiscienza” alla sua decima edizione al Ghislieri, una settimana di eventi

Torna da domani (lunedì 15 aprile) al Ghislieri “Indiscienza”, la rassegna a carattere divulgativo che ha come scopo quello di avvicinare tutto il pubblico al mondo della scienza e non solo gli esperti. “Indiscienza”, che è giunta al suo decimo anno, è organizzata da “Ghislieriscienza”, un gruppo di studenti del Collegio presieduto da Caterina Craveri, al quarto anno di Medicina. “The sound of science” è il titolo dato a questa decima edizione, i cui momenti avranno tutti un comun denominatore, ossia il binomio tra scienza e musica nelle sue diverse sfaccettature.
Due sono i filoni entro i quali si articoleranno le giornate della manifestazione, che da domani si protrarrà fino a domenica 21 aprile. Il primo è quello di avvicinare gli studenti del mondo della scuola attraverso i laboratori allestiti fino a venerdì mattina nel quadriportico del collegio. In maniera semplice si faranno vivere ai ragazzi esperienze singolari sulla trasmissione del suono e la musica del corpo, in grado di emettere tantissimi suoni. In particolare, tramite l’uso di uno stetoscopio, si potrà comprendere come funzionano i toni cardiaci e da cosa sono generati. Fari puntati anche sugli auricolari, indispensabili per i giovani di oggi. Perché è importante stare attenti a dove finiscono e curarne la pulizia? Sarà possibile studiare le colonie batteriche che crescono sui nostri auricolari e quali sono i rischi associati a una mancata pulizia. La novità di quest’anno è l’introduzione di una giornata supplettiva per i laboratori, nella mattinata di domenica 21 aprile (ore 9-13), in maniera da consentire anche alle famiglie -e non solo alle classi scolastiche- di partecipare insieme agli esperimenti.
Nella fascia serale invece sono programmate tre conferenze, in cui i protagonisti saranno sempre sia musicisti che scienziati. Domani alle 21, in Aula Magna, si comincerà con Rimemute e il loro spettacolo “Mezzocielo 3.0”. Come interpreta la musica un pianista? Cosa prova mentre suona e qual è il suo stato emozionale? Lo spettatore potrà scoprirlo in tempo reale grazie all’interazione tra un caschetto neuronale Eeg indossato dal pianista Matteo Bevilacqua e un grafico (Lorenzo Pizzuti) che capterà i parametri cerebrali emessi dal dispositivo e li trasformerà in arte visiva. La musica classica accompagnerà così il pubblico in un viaggio emozionante nella mente umana, che sarà raccontato da Claudio Tuniz, del Centro di Fisica di Trieste.
Mercoledì 17 aprile, alle 18, al Salone San Pio sarà la volta di “What is it like to be a Bach?”: fino a che punto lo studio di mente e cervello umani impegnati in compiti musicali può contribuire ad arricchire la nostra comprensione della musica? Ne parlerà Guido Andreolli, dottore di neuroscienze cognitive ma anche diplomato in composizione organistica e clavicembalo. Conclusione giovedì 18, ore 21, in Aula Goldoniana con “Musica e matematica – tra rigore e meraviglia”. Da Pitagora a Gyorgy Ligeti, da Henry Purcell a Wolfgang Amadeus Mozart si approfondiranno i significati e le implicazioni della presenza in musica di concetti, metodi e immaginari riconducibili alla matematica. Relatore sarà Giovanni Albini, professore di teoria, ritmica e percezione musicale e delegato alla ricerca presso il Conservatorio di Alessandria. Per la partecipazione alle serate è consigliata la prenotazione al 333.7211625 oppure via mail a indiscienza.collegioghislieri@gmail.com.