Il nuovo Dante di Oxford – Online il video della presentazione in Ghislieri

A poche settimane dalla scoperta di un manoscritto trecentesco della Divina Commedia nella Biblioteca del Ghislieri, il Collegio ha ospitato in anteprima internazionale la presentazione dell’Oxford Handbook of Dante, appena pubblicato dalla Oxford University Press. La circostanza è stata ancor più gradita in quanto sono intervenuti due Alunni del Ghislieri, che hanno curato il manuale dantesco assieme alla prof. Francesca Southedern: il prof. Manuele Gragnolati (Université Paris-Sorbonne) e la prof. Elena Lombardi (University of Oxford). Il video integrale dell’evento, intitolato Per un Dante diverso, è disponibile da ora sul canale YouTube del Collegio.

“Per noi è un’occasione per tornare in Collegio, dove io ed Elena ci siamo conosciuti nel 1987, e parlare di questo progetto comune, che è uno dei tanti che abbiamo svolto insieme”, ha esordito il prof. Gragnolati. La prof. Lombardi ha aggiunto: “Ai tempi del Collegio né io né Manuele eravamo dantisti: io mi ero laureata in filologia italiana e Manuele in filologia classica, nella più stretta tradizione pavese di quegli anni. Abbiamo incontrato gli studi danteschi quando siamo andati insieme a fare il dottorato a New York, io alla NYU e Manuele alla Columbia”.

Quanto al volume, spiegano: “Gli Oxford Handbook perseguono l’obiettivo di riunire gli specialisti di un determinato argomento e produrre pubblicazioni scientifiche di alto livello che facciano il punto della situazione da una prospettiva globale, suggerendo quali sono le possibilità di ricerca nel presente e nel futuro”.

A maggio il progetto di presentazione dell’Oxford Handbook of Dante proseguirà con tre conferenze presso l’ICI di Berlino, intitolato Decentring Dante. All’evento in Ghislieri è stato dedicato un colloquio con Manuele Gragnolati pubblicato da La Stampa, dove Francesca Sforza ha commentato: “Le fascinazioni proposte dall’Handbook fanno scorrere le pagine come se non avessero né margini né contorni: ci sono capitoli che contestualizzano Dante all’interno della cultura del Mediterraneo, che lo leggono in dialogo con la teoria critica del Novecento, da Freud a Derrida, o che si chiedono cosa hanno cercato in Dante i poeti dei Caraibi che riflettono sulla colonizzazione”. “Il Dante oxoniano”, ha confermato il prof. Gragnolati, “è un Dante transnazionale, cittadino e patrimonio del mondo”. Anche su Repubblica, presentando l’evento del Collegio Ghislieri, Annarita Briganti ha parlato dell’emergere di un Dante “eroe globale della cultura, cittadino del mondo, dalla parte delle donne e grande storyteller, per sempre giovane e super contemporaneo”.