Valutazione del merito e premi in denaro – Perché il concorso per il Ghislieri è diverso dagli altri

Due caratteristiche rendono il concorso di ammissione al Collegio Ghislieri unico rispetto alle selezioni per gli altri collegi universitari; entrambe sono strettamente connesse a dei principii fondamentali che costituiscono da tempo i valori su cui si orienta il Ghisleri.

Scorrendo il bando di concorso per l’anno accademico 2022-’23, spicca una novità: a partire da quest’anno, infatti, è stato introdotto un premio di studio, un nuovo bonus da 500 euro, che il Ghislieri erogherà ai migliori fra gli idonei. Per il primo anno di iscrizione, infatti, i candidati risultati primi nella propria graduatoria di concorso per una laurea triennale o a ciclo unico (conseguendo almeno 180/200) nella prova orale, accettando il posto riceveranno i 500 euro di premio di studio. Giova ricordare che le graduatorie disponibili sono dieci, essendo suddivise sia per tipologia di corso (umanistico, giuridico-sociale, scientifico, biologico e medico) sia per genere di appartenenza. A questi dieci possibili premi di studio se ne aggiungono altri, sempre da 500 euro. La cifra sarà infatti erogata dal Collegio, indipendentemente dalle graduatorie, anche a tutti i candidati che risulteranno vincitori del concorso (accettando il posto) se saranno anche vincitori di uno dei posti banditi simultaneamente dalla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia. Pur non cumulabili fra loro, i premi di studio sono compatibili con ogni altro beneficio previsto dal bando del Collegio.

“Sin dalla fondazione, il beneficio economico degli studenti è un fattore chiave per l’attività del Ghislieri”, spiega il Rettore del Collegio, Alessandro Maranesi. “Nato nel 1567 per garantire vitto e alloggio a universitari meritevoli ma poco abbienti (“paupertate laborantes”, secondo il testo della bolla di fondazione), il Collegio Ghislieri nei secoli si è sviluppato andando incontro alle esigenze concrete degli Alunni con l’evolversi della storia. Al momento il Collegio Ghislieri prevede la più ampia fascia di completa gratuità per gli studenti di famiglie meno abbienti (il 32% degli studenti attualmente in corso ottiene il rimborso completo della retta) e gli scaglioni più convenienti in base al reddito familiare”. A partire da quest’anno, l’aggiunta di un immediato premio di studio in denaro è un tentativo, rilevante per quanto circoscritto, di venire incontro alle nuove sfide che la crisi globale sta imponendo alle famiglie. Inoltre, il Ghislieri finanzia gli studi degli Alunni che intendessero trascorrere un periodo all’estero: negli ultimi anni, ha stanziato al riguardo oltre 180.000 euro dal proprio fondo per l’internazionalizzazione.

Il secondo aspetto decisivo consiste nello svolgimento stesso della prova d’esame. Il concorso per la selezione delle future matricole del Collegio Ghislieri si articola esclusivamente in due orali, su due materie scelte dal candidato in maniera attinente agli studi che intende intraprendere. Gli orali si svolgono (a distanza, per garantire uniformità di partecipazione da tutta Italia) con una commissione esaminatrice di docenti universitari; a differenza che in altri collegi, non è previsto alcun colloquio personale o motivazionale con il Rettore.

“Questo perché il concorso per l’ammissione al Collegio Ghislieri si basa soltanto sul talento e sul rigore negli studi: viene ammesso chi si distingue per preparazione nelle materie su cui ha scelto di misurarsi, senza alcuna altra considerazione sull’identità del candidato, sulle sue caratteristiche o convinzioni”, aggiunge il Rettore. “La laicità del Ghislieri non è esclusivamente riferita all’assenza di elementi religiosi nella governance (tanto che già nel 1796 il Collegio ebbe un primo Rettore laico in Giovanni Rasori) ma, più in generale, consiste nell’utilizzare come unico criterio di selezione la valutazione dell’impegno e del talento dei suoi studenti, subordinando ammissione e permanenza in Collegio ai risultati negli studi. Ciò ha consentito al Ghislieri non solo di evolversi adattandosi rapidamente ai cambiamenti della società ma, soprattutto, di poter pescare liberamente in uno sterminato patrimonio umano proveniente dai luoghi e dalle esperienze più varie”.

Per questo il Ghislieri è autonomo nelle scelte che lo riguardano: ghisleriani sono il Rettore, il Presidente del Consiglio d’Amministrazione, la maggioranza del CdA, oltre ovviamente ai membri del Direttivo dell’Associazione Alunni, che costituisce un network dotato di una piattaforma di placement dedicata ai neolaureati.