


E’ stata un successo la serata di sabato 2 dicembre in cui il Collegio Ghislieri ha scelto di aprire per la prima volta il suo refettorio ai privati per una cena solidale, il cui ricavato è andato alla Comunità di Sant’Egidio di Pavia, per i tradizionali pranzi di Natale in città e per la realizzazione della nuova Casa dell’Amicizia. Tante davvero le persone che hanno aderito all’iniziativa benefica promossa dal Collegio.
“Collegio antico fa buon brodo” non è stata però una semplice cena, ma un approfondimento del legame fra territorio, scienza e storia dove il fil rouge è proprio il cibo. La serata si è aperta alle 19.30 con gli interventi introduttivi del Rettore Alessandro Maranesi, dell’ingegner Giuseppe Orsi, Amministratore Delegato della Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS e membro del Consiglio di Amministrazione della Pellegrini spa (che ha curato la cena) e di Giorgio Mussi, responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Pavia.
E’ seguita una visita nei principali spazi del Collegio fra cui il salone del Rettorato e la sua famosa Biblioteca storica, dove è conservato uno dei più completi trattati di Gastronomia del XVI secolo, scritto da Bartolomeo Scappi.
Alle 21 ci si è seduti alla tavola dell’antico refettorio per la cena a base di piatti e ingredienti del territorio: riso e zucca – rigorosamente di aziende agricole locali – sono alcune delle materie prime che hanno dato vita al ricco menu curato dai cuochi esperti del Gruppo Pellegrini. La cena è stata accompagnata dagli interventi del professor Graziano Rossi, presidente del corso di laurea in Agrifood sustainability e di Daniele Amodio, giovane esperto di storia dell’alimentazioneTutto per capire i tanti ruoli che l’alimentazione hanno giocato da secoli nella nostra società, in un luogo iconico dove da sempre cibo e alta formazione accademica sono andati di pari passo.