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Ad Alessandro Scagliotti il premio “Luigi Berzolari” per le tesi in Matematica

Ideato da Plinio Fraccaro, il Premio Berzolari viene assegnato a laureati in Matematica o Scienze Fisiche che abbiano discusso una tesi di argomento matematico. In tempi recenti è stato vinto da altri due Ghisleriani: nel 2005 da Michele Bolognesi, attualmente Professore di Algebra e Geometria presso l’Institut “Alexander Grothendiek” dell’Università di Montpellier, e nel 2008 da Emanuele Dolera, attualmente Professore associato di Probabilità e Statistica all’Università di Pavia nonché tutor di Matematica presso il nostro Collegio.

Lo stesso Luigi Berzolari è stato Ghisleriano, a fine Ottocento. Nato a Napoli, dove il padre prestava servizio come capitano di fanteria, pochi anni più tardi resta orfano ed è costretto a tornare a Mortara con la madre. In Ghislieri Berzolari mette a frutto il proprio straordinario talento, che nel 1884 lo porta a laurearsi in Matematica a soli ventun anni, per poi diventare assistente di Felice Casorati, il celebre matematico cui tuttora è intitolato il Dipartimento di Matematica dell’Università di Pavia. Nell’ateneo pavese Berzolari ricopre la carica di Preside di Facoltà e Rettore dell’Università, restando poi presidente dell’Unione Matematica Italiana fino a poco prima della morte, avvenuta nel 1949.

Alessandro Scagliotti si occupa di problemi di ottimizzazione, intesi come ricerca di massimi e minimi applicata a vari settori della matematica applicata. “Negli ultimi quattro anni”, racconta a Ghislieri.it, ho avuto modo di esplorare tre diversi paesaggi dell’orizzonte matematico. Durante l’ultimo anno di laurea magistrale a Pavia, seguito dalla prof. Maria Giovanna Mora, ho approfondito lo studio del calcolo delle variazioni, affrontando in tesi gli aspetti matematici di un problema proveniente dalla fisica dei materiali. Credo sia stato un passaggio fondamentale nella mia formazione – è stato il mio primo impatto con la ricerca nel settore, che mi ha fatto iniziare a intravedere quale strada avrei voluto provare a percorrere in futuro – e per questo è un lavoro di cui vado molto fiero, a maggior ragione alla luce del riconoscimento che è stato attribuito alla mia tesi.”

“Negli anni di dottorato a Trieste”, continua, “ho invece portato avanti due filoni di ricerca paralleli. Il primo è frutto di una collaborazione tuttora in atto col prof. Piero Colli Franzone (Professore Emerito di Analisi numerica all’Università di Pavia) e riguarda lo sviluppo di metodi accelerati di ottimizzazione convessa. Il secondo consiste nell’utilizzare strumenti teorici della teoria del controllo ottimo per sviluppare architetture di deep learning, e lo sto conducendo sotto la supervisione del prof. Andrei Agrachev, Professore Ordinario in SISSA. Su ciò verterà la mia tesi di dottorato”.

“La più importante eredità dei miei anni trascorsi in Collegio penso sia la trasversalità della mia preparazione”, conclude Scagliotti. “Stare a contatto con studenti più giovani man mano che passano gli anni di studio costringe a tenere freschi gli argomenti affrontati nei corsi degli anni passati. Ciò si è rivelato cruciale in più momenti: ad esempio all’inizio della laurea magistrale, quando ho ottenuto una borsa di avviamento alla ricerca dell’INdAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica), la cui prova scritta richiedeva una buona visione d’insieme sui corsi di tutto il ciclo triennale. Credo che anche per questo – ma non solo – ci sia un po’ di Ghislieri in questo Premio Berzolari”.