Inizia a definirsi il calendario degli eventi culturali del Collegio Ghislieri per i primi mesi del 2021, nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria che costringe a ospitarli ancora per qualche tempo in forma virtuale.
Alcuni ospiti per i mesi di febbraio e marzo sono già stati annunciati. Si inizia il 18 febbraio con Edoardo Boncinelli, Professore di Biologia e Genetica presso l’Università “Vita-Salute” San Raffaele di Milano, collaboratore del Corriere della Sera e già direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, da quasi mezzo secolo fra i principali centri europei di eccellenza nella ricerca scientifica. Boncinelli, celebre tanto per la propria indagine sullo sviluppo embrionale degli animali superiori quanto per l’efficace prosa divulgativa di cui ha dato numerosi esempi in saggi al confine fra scienza e filosofia, interverrà in Ghislieri affiancato da Antonio Ereditato, Professore emerito all’Università di Berna, dove dirige il Laboratorio per la Fisica delle alte energie.
Boncinelli ed Ereditato hanno firmato il saggio L’infinito gioco della scienza. Come il pensiero scientifico può cambiare il mondo (Saggiatore, 2020): non solo un elogio della bellezza della ricerca scientifica e della gioia di indagare e comprendere i misteri della natura, ma anche una difesa dello stato di salute della scienza, mai così forte e affidabile nonostante le tante avversità che oggi sembrano minacciarla, dalle fake news a un rozzo scetticismo. Anticipazioni del volume sono uscite su La Repubblica e La Stampa.
Ospiti del Ghislieri, Boncinelli ed Ereditato parleranno del più rilevante potere della scienza, che individuano nella possibilità di cambiare il mondo in cui viviamo e il modo di pensarlo, plasmando la realtà e partecipando alla sua costante e sempre nuova creazione. Il loro intervento sarà introdotto da Carlo Alberto Redi, Professore di Zoologia all’Università di Pavia, anch’egli firma del Corriere della Sera e Alunno del Collegio. Per partecipare all’incontro basta cliccare qui e inserire le credenziali (ID riunione: 963 3045 3879).
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Pochi giorni dopo, il 22 febbraio, sarà la volta di Gabriele Dadati, fra le più interessanti voci della narrativa italiana, giovane romanziere nostro Alunno negli anni Duemila e già candidato al Premio Strega nel 2011 con Piccolo testamento (Laurana). L’ultima sua opera si intitola La modella di Klimt (Baldini+Castoldi, 2020) e ha suscitato ulteriore interesse in quanto verte sulla recentissima riapparizione, a ventitré anni dal furto, del Ritratto di signora del celebre pittore austriaco. Si tratta di un capolavoro – “un’estrema confessione”, l’ha definita Vittorio Sgarbi – che Klimt volle inspiegabilmente dipingere due volte e che venne rubato rocambolescamente nel 1996, salvo riapparire altrettanto inspiegabilmente nel 2019, in un sacco della spazzatura.
Dadati ripercorre questa spiazzante vicenda, che affonda nel 1910 e arriva ai giorni nostri, in un dinamico dialogo fra passato e presente che è ormai la cifra stilistica dell’autore: dalle rivelazioni ottocentesche de L’ultima notte di Antonio Canova (Baldini+Castoldi, 2018) all’indagine sul medioevo più oscuro di Nella pietra e nel sangue (Baldini+Castoldi, 2019), al quale Dadati ha dedicato un’approfondita intervista esclusiva su Ghislieri.it. Il Klimt rubato, intanto, è tornato a essere esposto nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza meno di due mesi fa, e del nuovo romanzo di Gabriele Dadati hanno parlato fra l’altro Rai Cultura e Repubblica. Intervistato da Maria Grazia Piccaluga per La Provincia Pavese, Dadati racconta: “Il ritrovamento alla vigilia della mostra che avevo curato per commemorare lo storico dell’arte e direttore della Galleria, Stefano Fugazza, a dieci anni dalla scomparsa, mi è sembrato un messaggio straordinario, fortemente narrativo. Così ho dato inizio alla mia storia”. Allo storico dell’arte piacentino, per certi versi, Dadati deve anche il suo ingresso in Collegio: “Fugazza aveva studiato al collegio Borromeo e un giorno mi portò a conoscere l’allora rettore, don Ernesto Maggi. È merito di Fugazza se ho scelto Pavia. ho fatto il concorso per Ghislieri e Borromeo e alla fine ho scelto il primo per due motivi: un po’ per bastian contrario rispetto a quello che avrei sempre considerato un maestro, e anche perché era un collegio misto”, conclude sorridendo.
La presentazione in Ghislieri sarà a cura di Alessandro Maranesi, Direttore della Biblioteca del Collegio. Per partecipare all’incontro basta cliccare qui e inserire le credenziali (ID riunione: 937 4782 5931).
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Infine è già in calendario per il 2 marzo la lezione di Eva Cantarella, storica e giurista di chiara fama, che sotto il suggestivo titolo Il male così bello racconterà le origini della discriminazione di genere nel mondo antico, del quale è indiscussa specialista. L’evento, ospitato dal Collegio Ghislieri, è organizzato in collaborazione col Collegio Nuovo di Pavia.
Secondo il mito classico, scrive Eva Cantarella, “un tempo la terra era popolata da esseri di un solo sesso, fino al giorno in cui Zeus decise di punirli. Uno di essi, Prometeo, aveva sottratto il fuoco agli dèi per darlo agli esseri umani. Oltre a Prometeo, Zeus decise di punire tutti i mortali, e a questo fine ‘costruì’ Pandora, la prima donna. Come dice il suo nome, ricevette un nome da ciascuno degli dèi: da Efesto un aspetto simile a quello di una casta vergine, da Afrodite la capacità di sedurre. Ma Ermes le regalò ‘mente sfrontata’, ‘indole ambigua’, ‘menzogne’ e ‘discorsi ingannatori’. Risultato: Pandora, ‘il male così bello’, era un inganno al quale non si poteva sfuggire. Causa – inevitabilmente – di ogni infelicità”.
Già Professoressa di Diritto romano e di Diritto greco all’Università Statale di Milano, ma nota al grande pubblico anche per gli accurati libri divulgativi e per gli interventi televisivi in Rai, Eva Cantarella ha iniziato a occuparsi del tema di cui parlerà al Ghislieri già nel saggio L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana (pubblicato da Editori Riuniti nel 1981 ma riproposto in nuova versione da Feltrinelli nel 2013), oltre che in Le donne e la città. Per una storia della condizione femminile (New Press, 1985), Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulplicia (Feltrinelli, 1996) e ne L’amore è un dio. Il sesso e la polis (Feltrinelli, 2007). Il suo ultimo libro è Gli amori degli altri. Tra cielo e terra, da Zeus a Cesare (La Nave di Teseo, 2019).