È scomparso Pierre Racine, Professore emerito di Storia Medievale all’Università “Marc Bloch” di Strasburgo, nonché membro dell’Istituto Lombardo, membro emerito della Deputazione di Storia patria per le province parmensi e membro corrispondente dell’Ateneo di Brescia. Nato nel 1925, a lungo Pierre Racine aveva curato lo scambio del Ghislieri con l’Università di Strasburgo, come referente per la parte francese, e al Collegio era legato da contatti frequenti e cordiali.
“Era legato all’Italia da una grande passione”, lo ricorda per Ghislieri.it la sua allieva Thérèse De Paulis, referente Arti e Culture nella Cellule Académique Recherche, Innovation et Expérimentation dell’Académie de Paris. “Allo stesso modo era molto appassionato al proprio lavoro e si sentiva fortemente investito dalla missione di formare i nostri spiriti con onestà intellettuale e rigore. A noi futuri docenti, un giorno aveva detto che avevamo una ‘missione nazionale’. Questa frase non ha mai abbandonato lo spirito dei suoi allievi”.
Particolare successo aveva avuto in Francia il saggio che Pierre Racine aveva dedicato a Marco Polo (Marco Polo et ses voyages, Perrin, 2012), al quale France Culture aveva dedicato uno speciale radiofonico di un’ora, che può essere riascoltato online. Altri suoi saggi erano stati dedicati a Federico Barbarossa e Lorenzo il Magnifico, oltre al classico L’Occident chrétien au XIII siècle (Sedes, 1994). In Italiano era stato invece tradotto Federico II di Svevia. Un monarca medievale alle prese con la sorte (Giuffrè, 1998). Aveva inoltre collaborato alla stesura di alcune voci di ambito medievale nel Dizionario biografico degli italiani Treccani.
“Ripenso con grande emozione a questi ultimi mesi”, conclude Thérèse De Paulis, “durante i quali Pierre Racine, pur indebolito dalla malattia e dall’età, si dedicava quotidianamente alla stesura della sua opera sulla storia della seta fra Oriente e Occidente, con una passione che non l’ha mai abbandonato”.