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Perché il Festival del Merito – Le ragioni che hanno portato a organizzare l’evento del 21 e 22 maggio
Corrado Del Bò (2./5) - RSI Radiotelevisione svizzera

Il tema del merito ha occupato in questi anni uno spazio crescente nel dibattito pubblico”, spiega il nostro Alunno Corrado Del Bò, Professore di Filosofia del diritto all’Università di Bergamo e coordinatore del Comitato scientifico del Festival del Merito, che il Collegio Ghislieri organizza a Pavia per sabato 21 e domenica 22 maggio. “Al riguardo, il saggio più rilevante (e critico) su cui si regola l’attuale dibattito teorico è quello di Michael Sandel, La tirannia del merito”.

Il Festival del Merito nasce con l’intenzione di creare una piattaforma che metta al centro questo tema sempre più rilevante ma spesso equivocato. Parlarne oggi significa non solo insistere sulla necessità di premiare il talento ma ragionare sulle radici del merito – nel lavoro, nello studio, in qualsiasi altro settore – e interrogarsi su quali condizioni possano garantire al maggior numero di persone di conseguire i migliori risultati possibili.

“L’obiettivo del Festival è provare a sviluppare una riflessione critica sull’idea di merito, in modo tale da dare rilevo all’aspetto della valorizzazione dei talenti senza però trascurare il complicato rapporto che può avere con la giustizia e l’inclusione sociale”, conferma Del Bò. “Il tutto creando uno spazio di discussione divulgativa, multidisciplinare e trasversale, che possa coinvolgere e appassionare tutti gli interessati”.

Nel corso del Festival del merito interverranno intellettuali che si confronteranno riguardo agli aspetti prettamente filosofici della questione. “Al dibattito teorico abbiamo però pensato di affiancare le sue declinazioni pratiche”, aggiunge Del Bò. “Anzitutto il caso della politica, e più nello specifico la conciliazione fra competenza ed egualitarismo. Poi naturalmente c’è la giustizia, che pone la questione della pena, nonché la parità di genere; quindi la scienza, con il progresso garantito da scoperte che confermano o smentiscono teorie più o meno meritevoli, per concludere con un contesto che sul merito costituisce complicatissime gerarchie, ossia lo sport”.

A parlare di questi argomenti saranno chiamati ospiti di rilievo, ciascuno dei quali costituisce un’autorità nel proprio settore.

“Alla base di tutto resta però un dato di fatto: in Italia il merito viene riconosciuto a fatica, per lo meno in alcuni ambiti, e il primo sforzo che resta da compiere è quello di individuare i talenti e incoraggiarli”, continua Del Bò. “In questo il mondo della formazione ha un’importanza notevole. Per questo il Festival del Merito prevede anche due focus paralleli rispetto al programma di lectio magistralis e dibattiti: uno per la scuola e uno per l’università. Alla scuola è dedicato un workshop sulla valutazione e sulla didattica inclusiva, utile a tutti gli insegnanti. Gli studenti universitari – in particolar modo i laureandi, ma non solo – potranno invece confrontarsi con lo sportello di orientamento post-laurea organizzato dal Forum della Meritocrazia, ente partner del Collegio Ghislieri nell’organizzazione del Festival.

“In definitiva, i membri del Comitato scientifico – Luca Arcaini, Martino Bolognesi, Maria Elena Gorrini, Maria Chiara Manzini, Riccardo Puglisi, Nicola Rizzo e Cinzia Zuffada – hanno voluto lavorare a un programma, nei singoli eventi e nel complesso, in grado di restituire la complessità dell’idea di merito e di fornire al pubblico strumenti di ulteriore approfondimento, anche in vista delle prossime edizioni”.

Il Festival del Merito, organizzato dal Collegio Ghislieri, si terrà a Pavia sabato 21 e domenica 22 maggio 2022. Si terrà in presenza e la partecipazione sarà completamente gratuita: sarà sufficiente prenotarsi per ciascun evento sulla piattaforma Eventbrite. Tutte le informazioni possono essere richieste alla mail info@festivaldelmerito.it.