Dal 1971 è un framework intergovernativo a supporto della cooperazione fra scienziati e ricercatori in Europa. Quest’anno fra i beneficiari del COST (European Cooperation in Science and Technology) c’è uno studente del Collegio Ghislieri: Riccardo Mazza, al sesto anno di Medicina. Potrà così fruire di un soggiorno di ricerca all’Università di Copenaghen, nel laboratorio del prof. Jesper Andersen, per studiare il ruolo prognostico-terapeutico dell’infiammazione nel microambiente tumorale del colangiocarcinoma.
“Io ho fatto domanda per un grant STSM, destinato alle brevi esperienze di ricerca all’estero. Sono stato molto sorpreso perché in genere questi grant vengono vinti da dottorandi o ricercatori, quindi sono davvero felice che abbiano deciso di selezionare il mio progetto”, racconta Riccardo Mazza a Ghislieri.it. “Il colangiocarcinoma e, più in generale, i tumori delle vie biliari sono tumori sempre più frequenti (nel 2020 sono stati stimati, in Italia, tremila nuovi casi nelle donne e duemilaquattrocento negli uomini), ad alta mortalità, le cui possibilità di trattamento sono estremamente limitate. A cinque anni dalla diagnosi, il tasso di sopravvivenza è compreso fra il 20 e il 50% per i tumori resecabili e pari a zero per quelli non resecabili”.
“L’obiettivo del gruppo Andersen è studiare i meccanismi biologici responsabili dei tumori primari del fegato e delle vie biliari, comprendendone quinti la patogenesi molecolare”, continua. “Il mio progetto di ricerca consiste nell’indagare il ruolo del processo infiammatorio e fibrotico nella dinamica biologica della nicchia neoplasica e comprendere come sia in grado di influenzare la capacità invasiva del tumore, determinando quindi la prognosi clinica di malattia. In particolare, mi concentrerò sull’elemento di connessione tra l’aspetto biologico-molecolare e quello clinico-oncologico: il ruolo delle interleuchine. Si tratta di proteine secrete fisiologicamente da cellule del sistema immunitario ed altri tipi cellulari durante la risposta immunitaria e/o infiammatoria. Tuttavia è noto come, nel processo di trasformazione neoplastica, anche le stesse cellule tumorali acquisiscano la capacità di rilasciare citochine: queste hanno un ruolo decisivo nel condizionare il microambiente tumorale e, da ultimo, il comportamento del tumore stresso. Sono ad esempio le interleuchine a determinare la differenziazione dei monociti in tumor-associated macrophages TAM, cellule fisiologiche che vengono utilizzate e riprogrammate dal tumore a proprio vantaggio”.
Riccardo Mazza prevede di restare a Copenaghen per due mesi, pur non escludendo di prolungare l’esperienza di ricerca sulla base dei risultati. Di sicuro, tuttavia, riconosce al Ghislieri parte del merito di questo risultato: “Il Collegio ha avuto un ruolo decisivo: al Ghislieri devo infatti l’opportunità di aver conosciuto il mondo della ricerca, a partire dalla mia esperienza a Cambridge, in scambio con il St John’s College, e la possibilità di confrontarmi con studenti e docenti il cui supporto si è rivelato essenziale nel mio percorso formativo.”
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Intanto, ben tre ghisleriani hano ottenuto il premio di studio “Giacinto Romano” per il 2022, in memoria dell’illustre docente dell’ateneo pavese, riformatore degli studi di Storia moderna e Storia medievale, collaboratore di Gaetano Salvemini e iniziatore dell’indirizzo storiografico che sarebbe poi stato seguito da Croce e Gentile.
Il riconoscimento, tramite cui ogni anno il Dipartimento di Studi Umanistici destina una cospicua somma ai migliori immatricolati dell’anno accademico precedente, è andato ai nostri Alice Prestint, Luca Richiardi e Lorenza Sacco.
Di loro, Alice Prestint è al bis: infatti aveva già vinto la medesima borsa di studio nel 2019, in quanto migliore studentessa del corso di laurea triennale in Lettere, e si riafferma quest’anno come migliore studentessa del corso magistrale in Antichità classiche e orientali; per il Ghislieri ha organizzato, fra l’altro, il ciclo di conferenze sull’epistolografia latina Valeo si vales. Luca Richiardi è invece iscritto al secondo anno di laurea magistrale in Filosofia; i lettori di Ghislieri.it lo hanno già incontrato come organizzatore, insieme all’associazione Philosophicum Ghislieri, del corso intensivo sulla Scuola di Francoforte Crisi, critica ed emancipazione. Infine Lorenza Sacco – che proviene dal liceo classico internazionale “Govone” di Alba – è iscritta al secondo anno della laurea triennale in Lettere moderne e intende approfondire gli studi nel settore filologico-letterario e nelle discipline dello spettacolo.