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Imparare a dibattere – Un corso in Ghislieri coi giornalisti del Corriere della Sera

Beppe Severgnini, Massimo Sideri, Edoardo Vigna e la nostra Alunna Chiara Severgnini: sono le firme del Corriere della Sera che, insieme al prof. Andrea Balbo (Università di Torino),  prendono parte al corso interno di Dibattito che prende avvio martedì 28 febbraio in Ghislieri, destinato ai soli studenti del Collegio. Un nuovo format didattico – non lezioni frontali ma la preparazione di certamina pratici – che insegna ad affinare le proprie capacità argomentative adattandole alle posizioni da confutare e a quelle da avallare.

“Dibattere richiede di mettere in campo competenze trasversali come la capacità di gestione delle emozioni, l’utilizzo della logica, del pensiero critico e creativo, della ricerca documentale, oltre alla capacità di comunicazione e di argomentazione, di relazione, di collaborazione e confronto con gli altri, e infine di decision making”, spiega la Responsabile dell’attività formativa del Collegio Ghislieri, Marta Cassano. “Inoltre è una pratica utile a tutte le discipline e, per questo, trasversale a ogni ambito. Gli alunni del Ghislieri si cimenteranno nella pratica del debate sotto la guida e la moderazione di docenti e giornalisti esperti, confrontandosi su temi caldi e divisivi”.

Il corso prende avvio il 28 febbraio con la partecipazione di Beppe Severgnini, apprezzatissimo corsivista del Corriere. Il 16 marzo nuovo appuntamento con Massimo Sideri, editorialista specializzato in economia e innovazione; segue, il 13 aprile, l’incontro con Edoardo Vigna, specialista di giovani e temi globali. Il 3 maggio è in programma l’appuntamento con Andrea Balbo, docente di Letteratura latina all’Università di Torino la cui ricerca verte particolarmente sulla grande tradizione oratoria romana di età repubblicana e imperiale. In primavera si terrà anche l’incontro con Chiara Severgnini, giornalista del Corriere, dove si occupa primariamente di tecnologia, questioni di genere e fumetti, oltre a lavorare nel team social di via Solferino.

“Le regole d’ingaggio sono prestabilite”, aggiunge la dott. Cassano. “Gli oratori – tre per parte – parlano a turno, a favore o contro la mozione, letta in apertura dal moderatore. Ad aprire il certamen è sempre uno degli oratori favorevoli alla mozione proposta, che per prima cosa presenterà gli altri due partecipanti della sua squadra. Il moderatore pasa poi la parola all’opposizione. Questi due primi interventi possono durare fino a cinque minuti; i successivi interventi degli oratori non devono sforare i tre minuti”.

“I presenti”, conclude, “possono avanzare un’obiezione in qualsiasi momento ma devono essere autorizzati a parlare dal moderatore, rivolgendosi esclusivamente a lui nel tempo massimo di un minuto. Il moderatore parteciperà a tutta la discussione dell’aula e solleverà, se crede, punti di interesse con gli oratori. Al termine della discussione, il moderatore inviterà le due squadre a presentare le proprie conclusioni. La sala disporrà di due porte: una contrassegnata col e una col no. Vincerà la squadra che avrà visto più pubblico attraversare la porta associata alla propria mozione”.

L’attività formativa del Collegio Ghislieri prevede un Piano formativo personalizzato, su misura per ciascun alunno, che costituisce un vero e proprio percorso parallelo di studi rispetto a quello universitario, con l’obiettivo di implementare le competenze trasversali. I corsi interni – la cui qualità è garantita dal Comitato scientifico della Fondazione Ghislieri – ammontano a oltre una ventina per anno accademico; il loro elenco completo è disponibile su Ghislieri.it