Sono ben quattro i giovani Ghisleriani che quest’estate beneficeranno di una borsa di studio estiva per muovere i primi passi nella ricerca biomedica a Harvard. Da un quarto di secolo infatti la Armenise Harvard Foundation finanzia lo sviluppo della ricerca specifica sia a breve termine, garantendo progresso infrastrutturale, sia a lungo termine, assegnando borse di studio ai più promettenti laureandi nel campo scientifico e biomedico. In questo lasso di tempo, la Armenise ha stanziato settanta milioni di dollari su Harvard e trentuno milioni di dollari in fondi per le istituzioni italiane.
È in questo contesto che quest’anno i quattro studenti del Collegio Ghislieri sono stati selezionati per la Armenise-Harvard Summer Fellowship for Italian Students. Si tratta di Alessia Cirelli, iscritta al secondo anno di laurea magistrale in Matematica applicata; Leonardo Scoccia, iscritto al primo anno di laurea magistrale in Molecular biology and genetics; Arianna Ghia, iscritta al quarto anno della laurea in Medicina e Chirurgia in inglese; Luca Martinalli, iscritto al quinto anno della laurea in Medicina e Chirurgia.
I nostri studenti trascorreranno a Harvard i mesi dell’estate 2023, a partire da fine giugno, impegnati in attività di approfondimento e ricerca che consentiranno loro di arricchire la consueta preparazione curricolare. A fine agosto, i loro lavori culmineranno in un symposium conclusivo, in cui tutti i giovani fellow della Fondazione Armenise presenteranno i risultati del proprio periodo di ricerca.
Alessia Cirelli andrà in America per due mesi e mezzo per lavorare alla propria tesi magistrale nel laboratorio di Optimization – Physics division del dipartimento di Radiation Oncology dl Massachusetts General Hospital. Nella sua tesi presso l’Università di Pavia, dove è seguita dal prof. Stefano Gualandi, mira ad approfondire uno specifico ambito dell’ottimizzazione e della ricerca operativa per il planning nel trattamento personalizzato della radioterapia.
Quanto a Leonardo Scoccia, l’argomento della sua tesi magistrale riguarda la Biochimica del danno al DNA; viene seguito per l’Università di Pavia dai relatori proff. Emmanuele Crespan e Giovanni Maga. Sarà a Boston da fine giugno a fine agosto 2023 e si occuperà dell’analisi single-molecule dei meccanismi di non-homologous end joininig (NHEJ), nel laboratorio del prof. Joseph Loparo, presso il Dipartimento di Biological Chemistry and Molecular Pharmacology.
Arianna Ghia svolgerà invece una tesi in ambito neurologico, seguita a Pavia dal prof. Andrea Cortese. A Boston trascorrerà due mesi, fino all’inizio di settembre, presso il Quintana Laboratory del prof. Francisco Quintana, anch’egli docente di Neurologia, nel Brigham and Women’s Hospital.
Quella dei Ghisleriani a Harvard grazie alla borsa Armenise è ormai diventata una bella tradizione. Nel 2021 erano stati selezionati in tre: Roberta Colapietro, Matteo Gianeselli e Alice Martinotti; nel 2022, invece, era toccato a Chiara Pasquini e a Federico Rossi, le cui storie possono essere lette qui.
Oltre al Collegio Ghislieri, sono partner del programma della Armenise Harvard Foundation i Charles River Labs, Friends of the Italian Cultural Center of Boston (FICCB), Fondazione CEUR, Fondazione Invernizzi, Università di Catania, Università di Pavia, Università di Napoli “Federico II”, Humanitas University, San Raffaele e CIBIO / Università di Trento, Collegio Borromeo e Collegio Nuovo di Pavia. Il programma è patrocinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
A selezionare gli studenti beneficiari delle fellowship è un Comitato scientifico composto da docenti e ricercatori appartenenti non solo alla Harvard Medical School ma anche al Max Planck Institute di Dresda, al Francis Crick Institute di Londra, all’Università di Vienna, al Centro di Biologia Molecolare di Madrid, alla Washington University di St Louis, all’Università di Padova e all’Università “La Sapienza” di Roma.
La partecipazione al programma della Armenise Harvard Foundation fa parte del vasto piano di internazionalizzazione del Collegio Ghislieri, che è legato da partnership e collaborazioni al St John’s College di Cambridge, al St Hugh’s College di Oxford, all’École Normale Supérieure di Parigi, all’École Normale Supérieure di Lione, al Consejo Colegios Mayores spagnoli, alla Stiftung Maximilianeum di Monaco di Baviera, alla Johannes Gutenberg Universität di Mainz, alla Universität Zürich, alla University of Oregon, alla University of Florida e alla TUFS University di Tokyo.