PATRIMONIO

Il patrimonio della Fondazione Ghislieri è costituito in gran parte da proprietà immobiliari (fondi agrari e fabbricati urbani) e in parte minore da beni finanziari (titoli obbligazionari e azionari, fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi di capitalizzazione) e monetari.

La proprietà fondiaria della Fondazione Ghislieri è tuttora in gran parte costituita dalla dotazione iniziale di papa Pio V, fondatore del Collegio, il quale nel 1567 vi allocò i beni del feudo di Lardirago e di parte del feudo di Gerenzago, con i relativi castelli, in precedenza pertinenti all’Abbazia di San Pietro in Ciel D’Oro.

I terreni della Fondazione Ghislieri, ubicati anche nei comuni di Ceranova, San Genesio ed Uniti, Bornasco, Landriano e Lirio, sono concessi in locazione per la conduzione agraria a esperti fittavoli imprenditori agricoli.

I fabbricati urbani attualmente di proprietà, quasi interamente pervenuti alla Fondazione Ghislieri nel corso dell’ultimo secolo grazie a donazioni, eredità e legati disposti da benefattori, sono prevalentemente ubicati nei comuni di Pavia, Milano e Rivanazzano Terme. Tali fabbricati vengono concessi in locazione ad uso abitativo, ad uso ufficio o ad uso commerciale.

Oltre a diversi appartamenti singoli posseduti nei comuni citati e in altre località italiane, la Fondazione Ghislieri dispone di alcuni fabbricati interamente di sua proprietà: tra questi i più significativi, in Pavia, sono quelli di via Mantovani, di via Morazzone e di corso Mazzini, provenienti dal lascito disposto dal Sen. Giuseppe Cortese, quello di piazza del Carmine, proveniente dal lascito disposto dall’Avv. Angelo Pirotta, e quelli di via Scopoli e via Volta provenienti dal lascito disposto dal dott. Omero Curti. In Milano è particolarmente rilevante l’immobile di Passaggio degli Osii, fra piazza dei Mercanti e via degli Orefici, proveniente dal lascito disposto dal prof. Alessandro Pellegrini; in Rivanazzano Terme la Fondazione Ghislieri possiede invece l’immobile di piazza Cornaggia, costruito dal Collegio stesso su un’area proveniente, assieme ad altri beni immobili, dal lascito disposto dal dott. Gino Gerolamo Quirici.

Questi lasciti e donazioni, unitamente a numerosi altri di pari rilievo, costituiscono senza alcun dubbio una tangibile dimostrazione dei sentimenti di gratitudine nutriti verso il Collegio Ghislieri da Alunni e da estimatori delle finalità perseguite.

La rendita dei beni immobili, seppur attualmente gravata da una elevata tassazione, contribuisce ancor oggi a finanziare in modo considerevole le attività istituzionali della Fondazione Ghislieri.