Antonietta Greco vince il PhDay Iuss 2022 – Premiata per la ricerca sulle nanoparticelle biodegradabili

“La mia più grande passione è proprio il mio campo di ricerca”, racconta Antonietta Greco a Ghislieri.it: “Le nanotecnologie mi hanno permesso di viaggiare, conoscere mondi e realtà lontane, di sviluppare uno spiccato senso di europeismo e, soprattutto, di apprezzare la formazione italiana”.

Lo dichiara a margine del riconoscimento che le è stato consegnato pochi giorni fa nell’ambito del PhDay dello IUSS di Pavia, dove ha tenuto l’intervento Is it possible to be smart without using the brain? Non ancora trentenne, laureata nel 2016 in Biotecnologie presso l’Università del Salento, si è poi trasferita a Pavia dove ha conseguito la tesi magistrale in Biotecnologie mediche e farmaceutiche con la tesi CD44 Active Targeting for Cancer Therapy Implemented through Microfluidic Technique: in vitro evaluation. Col suo studio ha valutato, mediante saggi biologici in vitro, il comportamento di nanoparticelle polimeriche, a base di acido ialuronico e chitosano, focalizzando l’attenzione sulla loro tossicità, sulla loro internalizzazione cellulare mediata dal recettore CD44 e sulla loro distribuzione intercellulare. Sta svolgendo il proprio dottorato IUSS in Scienze biomolecolari e Biotecnologie come Alunna del Collegio Ca’ della Paglia, il collegio della Fondazione Ghislieri che ospita giovani ricercatori da tutto il mondo.

“Sono molto grata e onorata di poter essere parte del Collegio Ca’ della Paglia”, continua, “perché sta contribuendo attivamente all’evoluzione della mia carriera professionale. Proprio a Pavia infatti ho scoperto il mondo delle nanotecnologie. La possibilità di veicolare farmaci in maniera selettiva verso le cellule malate è stata una rivelazione per me. La passione mi ha guidato in tutto il mio percorso fino a oggi, consentendomi di interfacciarmi con diverse realtà scientifiche, a cominciare dai sei mesi che ho trascorso in Portogallo subito dopo la laurea magistrale”.

A Pavia ha trovato ad accoglierla una rete accademica ideale per proseguire con la stessa passione: “È stato lo IUSS a farmi conoscere da vicino la realtà del Ghislieri. Ca’ della Paglia era la migliore opportunità che potesse capitarmi per completare il percorso di eccellenza del quale ero entrata a far parte. Personalmente, Ca’ della Paglia mi ha dato tanto: dalla possibilità di poter approfondire nuovi aspetti culturali ed etnici alla formazione e, soprattutto, alla costruzione di ponti con gli Stati Uniti”. La dott. Greco è infatti anche entrata a far parte del programma di mentorship che la Fondazione Ghislieri ha concordato con ISSNAF, la Italian Scientists & Scholars in North America Foundation, presieduta dalla nostra Alunna Cinzia Zuffada, Associate Chief Scientist del Jet Propulsion Laboratory della NASA. “Entrare a far parte del programma di mentorship ISSNAF”, spiega la dott. Greco, “mi ha permesso di interfacciarmi con luminari del campo dell’immunologia e di poter comprendere realtà e possibilità lavorative che non avevo mai considerato prima”.

Quanto al progetto di dottorato che le è valso il riconoscimento, “è incentrato su sviluppo e caratterizzazione di sistemi intelligenti nell’ordine della scala nanometrica (1-1000 nm) in grado di veicolare molecole (proteine, acidi nucleici, eccetera) verso specifiche cellule o tessuti od organi. Questi sistemi, noti anche come nanoparticelle, possono essere costituiti da materiali diversi per forme e contenuto, e hanno permesso di dar vita a nuovi farmaci con maggiore efficacia e minori effetti collaterali. Negli ultimi anni la nanotecnologia per la veicolazione di molecole è diventata di vitale importanza. Un risvolto pratico nella società sono i vaccini anti-Covid: io stessa ho avuto la possibilità di collaborare a un progetto sullo sviluppo di uno di loro durante un periodo di ricerca trascorso al Maximilianeum di Monaco di Baviera”.

Quanto al futuro dopo la conclusione del dottorato, la dott. Greco non ha dubbi: a Pavia o altrove, conclude, “mi piacerebbe molto continuare in questo ambito di ricerca, con nuove sfide e avventure per poter contribuire, seppur in piccola parte, al progresso del mondo”.