“Dopo due anni torniamo alla forma originaria, in presenza, e siamo davvero entusiasti di poter interagire direttamente con bambini e ragazzi delle scuole che parteciperanno”, racconta a Ghislieri.it Chiara Pasquini, nostra studentessa al quinto anno di Medicina e fra gli organizzatori di Indiscienza, la rassegna annuale organizzata dai ragazzi dell’associazione Ghislieri Scienza e giunta alla sua settima edizione. “Ci saranno stand con esperimenti di matematica, fisica, biomedicina e – new entry di quest’anno – linguistica, con attività didattiche e interattive”.
Come ogni anno, anche questa edizione di Indiscienza avrà un tema portante. Lo scorso anno era stato la rappresentazione cinematografica della scienza; nelle edizioni precedenti era toccato alla cucina, allo sport, all’energia, ai miti scientifici. “Il titolo di quest’anno è Fermi tutti! Siamo soli nello spazio?”, continua. “Il tema è il paradosso di Fermi e la vita nell’Universo, a partire dall’origine del nostro pianeta fino a possibili forme di vita extraterrestri. Con questo argomento speriamo di poter attrarre un pubblico molto eterogeneo, interessato ad argomenti sia scientifici sia di pertinenza filosofica”.
Sarà infatti un nostro studente di Filosofia, Davide Versari, a dialogare con l’ospite a cui è stata affidata la lezione Extraterrestri, dove vi nascondete?: Andrea Tiengo, professore di Astronomia e di Astrofisica presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia.
“Stando agli studi di astrofisica e astrobiologia che si occupano di ricercare vita extraterrestre intelligente al di fuori del nostro pianeta (i cosiddetti programmi SETI), sarebbe logico aspettarsi che noi non siamo l’unica forma di vita intelligente a essersi sviluppata nell’universo”, spiega Versari. “D’altro canto, sempre in base a questi studi, sarebbe legittimo concludere che, se esistessero altre forme di vita intelligenti, dovremmo essere in possesso di evidenze della loro esistenza. Il cosiddetto paradosso di Fermi sta nel fatto che è lecito aspettarsi l’esistenza di forme di vita intelligenti di cui, però, non abbiamo finora prova alcuna”.
Il prof. Tiengo affronterà nel suo intervento principalmente aspetti astrofisici della vita extraterrestre, con particolare attenzione a quegli studi che sostengono le premesse apparentemente contraddittorie che danno vita al paradosso, e illustrando alcune delle proposte che, storicamente, sono state avanzate per cercare di risolverlo. “È proprio quest’ultimo il punto in cui si può inserire una riflessione filosofica: quello che verrà brevemente mostrato è come la difficoltà di superare il paradosso di Fermi non sia solo di natura scientifica. I tentativi di spiegazione avanzati finora riguardo al perché non abbiamo ancora individuato altre forme di vita intelligenti nell’universo, infatti, comportano generalmente l’abbandono di alcuni degli assunti filosofici di fondo della scienza moderna e rappresentano, perciò, anche una sfida normativa per gli scienziati che si occupano di queste ricerche”.
La lezione di Andrea Tiengo è in programma per martedì 5 aprile alle ore 21 in Aula Goldoniana. Da lunedì 4 a sabato 9 aprile si tengono invece quotidianamente, dalle ore 9 a mezzogiorno, i tradizionali laboratori a cielo aperto nel Quadriportico del Collegio, particolarmente dedicati alle scolaresche (ma anche a un pubblico di curiosi). Per informazioni sui laboratori o per prenotare una visita, basta una mail a indiscienza.collegioghislieri@gmail.com.
Per festeggiare il ritorno dal vivo, si aggiungono due iniziative che hanno avuto successo nella storia di Indiscienza: il quiz scientifico e l’aperitivo matematico. “Il primo, Botta di Coulomb, è un quiz scientifico a squadre, organizzato in collaborazione con i ragazzi di AISF, l’Associazione Italiana Studenti di Fisica, che si terrà in Quadriportico venerdì 8 aprile alle 20:30”, conclude Chiara Pasquini. “Mathpetizer è invece un aperitivo con enigmi e prove matematiche per tutte le età che sarà invece sabato 9 aprile alle 18, nella stessa sede. Con queste attività speriamo di coinvolgere un pubblico quanto più vasto, non di specialisti, coniugando scienza e divertimento”.
