“Stanotte al Museo Egizio” con Repubblica – Christian Greco ospita Alberto Angela

“Nel cuore di Torino, a piazza Carignano, c’è il Museo Egizio: il primo museo al mondo di questo tipo che sia sorto al di fuori dell’Egitto. Una perla del nostro patrimonio, che è stata rinnovata di recente”, esordisce Alberto Angela nel DVD Stanotte al Museo Egizio, prodotto da Repubblica in collaborazione con la Rai. Nel video di oltre un’ora – che descrive “una notte intera trascorsa a scoprire le collezioni, i sarcofaghi, le mummie, i papiri e i tantissimi oggetti di una vita quotidiana perduta ormai da tanti secoli” – il popolare conduttore televisivo è ospite del nostro Alunno Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, che gliene consegna simbolicamente le chiavi.

Christian Greco

In alcuni punti della visita la presenza di Christian Greco risulta illuminante. Ad esempio di fronte a uno dei reperti più antichi e commoventi del Museo, la mummia predinastica: un uomo rannicchiato, trovato fra le sabbie del deserto. “Si tratta di una mummia che si è mummificata naturalmente”, spiega il dott. Greco. “Di fatto, è l’inizio del processo della mummificazione: gli egiziani si resero conto che i corpi potevano disidratarsi naturalmente e, da lì in poi, impararono a fare le mummie, eviscerandole, togliendo la materia cerebrale e avvolgendole nel lino”. Scoperta dagli studiosi dell’Università di York, questa mummia si trova al Museo Egizio da più di cent’anni e risale a un periodo compreso fra il 3700 e il 3500 a.C.

Particolare attenzione viene destinata da Alberto Angela alla capacità di leggere il geroglifico; Christian Greco racconta del corso di studi necessario a impararlo ma, soprattutto, descrive le peculiarità di questa grafia che coniuga suoni e concetti. “I campi di Iaru, i campi elisi ovvero il paradiso, la meta a cui ciascun egiziano aspirava ad arrivare, viene raffigurata da dei giunchi con l’aggiunta di lettere”. Quanto al senso di lettura, avverte che “si procede in entrambi i sensi, da destra a sinistra e da sinistra a destra. Si legge sempre in direzione opposta rispetto a quella in cui guardano le figure umane e animali”.

Il dott. Greco ne offre un saggio davanti al sarcofago di Gemenefherbak, risalente all’epoca tarda (fra VII e VI secolo a.C.) e anche per questo uno dei meglio conservati: “Questa è davvero una storia scritta nella pietra. Mi colpisce anzitutto il nome del defunto, scritto molto chiaramente. E poi l’offerta funeraria che desidera avere per la sua vita nell’aldilà. Richiede una serie di offerte ma, soprattutto, ‘tutte le cose buone, belle, pure e dolci’. È poesia”.

Il dvd, con la partecipazione di Eva Cantarella, è stato disponibile in edicola e può sempre essere richiesto in arretrato tramite il servizio a domicilio del gruppo Gedi. Le altre uscite della collana sono dedicate a Caravaggio, Pompei, Venezia, San Pietro, Firenze e Napoli.

Su Ghislieri.it sono disponibili l’intervento di Christian Greco al G20 della cultura, la sua guida all’archeologia invisibile e il suo intervento in Aula Goldoniana sul futuro dei musei, con la Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Evelina Christillin. Quest’ultimo intervento si trova anche in video integrale sul canale YouTube del Collegio, dove sono disponibili anche l’intervento del Direttore del Museo Egizio, con Salvatore Settis, riguardo alla chiusura dei musei durante il lockdown e la lectio magistralis in occasione del conferimento del Premio Ghislieri.

Christian Greco è ghisleriano dal 1994 e ha vinto il Premio Ghislieri nel 2014. Al master in Egittologia presso l’università di Leida e al dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa ha fatto seguire una carriera che ha coniugato insegnamento, ricerca, attività museale (è stato curatore della sezione egizia presso il Museo Nazionale delle Antichità di Leida) e spedizioni archeologiche sul campo: a Dra abu el-Naga, a Luxor, a Gebel Bakar, a Saqqara e altrove. Nel 2014 ha assunto, nemmeno quarantenne, la direzione del Museo Egizio di Torino. È altresì membro del Comitato tecnico-scientifico per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibact), del Consiglio d’amministrazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del Consiglio d’amministrazione dell’Università degli Studi di Pavia. Presiede il Comitato Scientifico della Fondazione Ghislieri.