Torna dal vivo la Bruno Rossini lecture, l’evento annuale dedicato alla memoria del nostro Alunno Bruno Rossini – imprenditore e innovatore prematuramente scomparso nel 2012 – e organizzata dalla sua azienda, la RTA di Marcignago. Anche a questa nona edizione, lunedì 11 ottobre alle ore 18, prendono parte ospiti di chiara fama: l’editorialista del Corriere della Sera Dario Di Vico ed Edoardo Nesi, romanziere premio Strega nel 2011, dialogano sul tema La globalizzazione ha gli anticorpi?.
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Sociologo di formazione e inviato speciale del Corriere della Sera, Dario Di Vico si occupa di industria e lavoro sulle pagine del quotidiano di via Solferino; nel 2016 ha vinto il Premio Campiello nella neonata sezione economia, volta a riconoscere la capacità nel favorire la divulgazione della materia in Italia. Fra i suoi ultimi libri ricordiamo Nel Paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale (Egea, 2017) e Cacciavite, robot e tablet. Come far ripartire le imprese (Il Mulino, 2014, con Gianfranco Viesti). Sul sito del Corriere sono disponibili tutti i suoi editoriali.
Proveniente dal settore dell’imprenditoria tessile, Edoardo Nesi si è avvicinato alla letteratura dapprima come traduttore poi, a partire dagli anni Novanta, come romanziere. Da più di quindici anni – a seguito della vendita del lanificio di famiglia di cui parla nel premiato Storia della mia gente(Bompiani, 2013) – si dedica alla scrittura a tempo pieno, affiancandola all’attività politica che lo ha portato a essere eletto deputato per Scelta Civica nel 2013. Fra i suoi libri più recenti ricordiamo Economia sentimentale (2020) e La mia ombra è tua (2019), entrambi pubblicati da La Nave di Teseo.
La scorsa edizione della Bruno Rossini Lecture aveva avuto come ospite d’onore Fabiola Gianotti, Direttrice Generale del CERN di Ginevra. Nel corso degli anni, hanno illustrato la Bruno Rossini Lecture ospiti di pari riguardo, fra i quali il prof. Thomas Rosenthal, general manager del Digital Bros Group in Cina, il prof. Angelo Panebianco, dell’Università di Bologna, apprezzata firma del Corriere della Sera, e Federico Rampini, corrispondente dagli Usa per Repubblica.
Bruno Rossini era entrato in Ghislieri nel 1969, come studente iscritto al secondo anno del corso di laurea in Fisica. Laureatosi in Fisica nucleare, aveva svolto attività di ricerca nel campo della Fisica delle particelle elementari, tanto in Italia (nell’ambito dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), tanto all’estero: a Stanford, negli Stati Uniti, e presso il CERN di Ginevra. Successivamente aveva avviato una prospera attività imprenditoriale nell’ambito dell’elettronica industriale, che lo aveva portato a fondare nella RTA una società con stabilimenti in Italia, Spagna e Germania, oltre che con stretti collegamenti con rilevanti industrie giapponesi.
Da sempre molto legato al Collegio Ghislieri, era stato membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Alunni e del Consiglio di Amministrazione, nonché dell’associazione Pii Quinti Sodales. Alunna del Ghislieri è anche sua moglie, la prof. Adele Rimoldi, Professore associato di Fisica generale presso l’ateneo pavese. Il Rettore del Collegio Ghislieri, prof. Andrea Belvedere, ha ricordato con queste parole Bruno Rossini al momento della scomparsa: “Un uomo intelligente e felice, con una brillante vita professionale ed una bella famiglia: tutto ciò, a seconda dei punti di vista, può servire come (amara) consolazione, pensando a ciò che Bruno ha avuto per molti anni, oppure può essere un ulteriore motivo di depressione, pensando a quanto è andato perduto. A me vengono in mente gli antichi greci, secondo i quali chi era molto felice e fortunato poteva incorrere nell’invidia degli dèi”.