Sono stati più di duecento gli studenti dei collegi di merito pavesi che, fra giugno e luglio 2020, hanno partecipato alla prima fase del progetto Progettarsi oltre il CoVid. Gestire l’ansia e attivare risorse di resilienza nel proprio percorso formativo. La fase successiva prende avvio questa primavera; in particolare con l’incontro del 5 maggio fra gli studenti volontari del Collegio Ghislieri che partecipano all’indagine, la dott. Marta Nola, responsabile delle attività di coaching e di sportello psicologico presso il Collegio Ghislieri, la dott. Roberta Milani e la dott. Cecilia Guiot. Altri incontri sono in programma negli altri collegi di merito pavesi.
“Questo progetto ha tre obiettivi”, spiega la dott. Nola. “Anzitutto, valutare i livelli di ansia e di resilienza in relazione al proprio percorso formativo. Quindi, indagare se l’appartenenza a una struttura collegiale può aver promosso l’adattamento dei progetti formativi degli studenti durante la pandemia. Infine, stimolare maggiore consapevolezza riguardo alla gestione dell’ansia nel proprio percorso formativo”.
Lo studio, coordinato dal nostro Alunno prof. Pierluigi Politi, è promosso dall’Unità di Psichiatria del Dipartimento di scienze del sistema nervoso e del comportamento dell’Università di Pavia, in collaborazione con il Laboratorio Autismo e il Laboratorio dell’Apprendimento. Si basa anche in questa seconda fase sulla compilazione di questionari anonimi, che gli studenti dei collegi d’eccellenza pavesi consegneranno entro oggi, data in cui le dott. Nola, Milani e Guiot interverranno nell’aula virtuale del Collegio Ghislieri su come gestire le emozioni spiacevoli connesse all’emergenza sanitaria negli studenti, in particolar modo nei collegi di merito. Seguirà un nuovo questionario da compilare in luglio.
“Molti studi scientifici hanno evidenziato che la situazione che viviamo ha un impatto significativo, in misure differenti, sulla vita personale e sulla salute psico-fisica di tutti, in particolare degli studenti universitari”, aggiunge la dott. Marta Cassano, responsabile dell’attività formativa del Collegio Ghislieri. “Pertanto, il Ghislieri ha aderito alla prosecuzione della ricerca-intervento avviata nel 2020 per il monitoraggio del benessere psicologico dei collegiali durante la pandemia”.
Il progetto ha preso le mosse lo scorso anno da uno studio internazionale chiamato COH-FIT (ovvero Collaborative Outcomes study on Health and Functioning during Infection Times), che ha già coinvolto più di sessantamila partecipanti provenienti da centoventisei Paesi in tutto il mondo, allo scopo di identificare fattori di rischio e fattori protettivi che possano contribuire alla creazione di programmi di prevenzione in caso di ulteriori pandemie. Con il 2021, si è evoluto in un progetto a sé stante dell’Università di Pavia. I dati, raccolti informa anonima, consentiranno di tracciare un quadro complessivo di come gli studenti dei collegi di merito pavesi stanno affrontando le difficoltà causate dalla pandemia nei propri percorsi di studio, i loro punti di forza e le eventuali criticità. Sarà così possibile individuare dei pattern complessivi da presentare in uno studio organico su rivista scientifica.
Nel contesto pandemico gli studenti universitari di tutto il mondo hanno infatti dovuto adattare, convertire o addirittura sospendere il proprio percorso di formazione, divenendo particolarmente soggetti a malessere psicologico. Particolare attenzione meritano gli studenti dei collegi d’eccellenza, che spesso integrano gli studi accademici con attività formative in Italia o all’estero, divenute meno praticabili durante l’emergenza sanitaria, risultando così sottoposti a uno stress ulteriore. Ma la vita in un collegio di merito può assicurare agli studenti dei vantaggi anche nei periodi di emergenza. “Un’alta qualità delle relazioni è associata a un più basso livello d’ansia”, conclude la dott. Nola, “a conferma dell’importanza di trascorrere il lockdown all’interno di una rete di relazioni positive e di mantenere in questo contesto un certo numero di attività interessanti da svolgere. I collegi di merito rafforzano il senso di comunità, contribuendo alla resilienza di comunità e promuovendo un coinvolgimento attivo in una risposta collettiva a eventi imprevisti”.
Il prof. Politi e la dott. Nola hanno spiegato ragioni e obiettivi del progetto nel video L’impatto dell’emergenza sulla salute mentale, per il ciclo di conferenze web “Non fermiamo la cultura”.