Esperienze religiose fiorentine e patrimonio culturale – Uno stage di ricerca sul campo per gli studenti del Collegio Ghislieri

Verrà presentata martedì 22 dicembre agli studenti del Collegio Ghislieri l’offerta di stage presso l’Associazione di Promozione Sociale “Confluenze”, fondata dall’Alunno dott. Beniamino Peruzzi Castellani, nel quadro del progetto Esperienze religiose fiorentine – il nostro patrimonio culturale vivente, coordinato e promosso dall’Associazione in partenariato con la Scuola Normale Superiore e la Scuola Sant’Anna di Pisa, la Florence School of Dialogue, il Centro “La Pira”, il Dialogo Interreligioso Monastico, la Scuola di studi e cultura ebraica “Shemà”, il Centro Migrantes dell’Arcidiocesi di Firenze, la Biblioteca di Pace e gli enti corrispettivi alle comunità religiose che prendono parte al progetto. Anche l’Università degli Studi di Firenze sarà coinvolta, così come il Collegio Ghislieri, in un programma di tirocinio e formazione per i suoi studenti.

Il progetto si struttura sia come lavoro accademico di ricerca, sia come percorso di intervento sul territorio. Verterà sullo studio della storia, della produzione culturale e della vita delle differenti esperienze religiose fiorentine (quali le varie confessioni cristiane, islamiche, ebraiche, buddiste, eccetera, presenti nel territorio). L’obiettivo ultimo sarà di creare uno strumento divulgativo che permetta di riconsiderare tali esperienze come espressioni della cultura fiorentina e, quindi, come parte integrante della locale ricchezza culturale. In questa maniera, il progetto si configura come modello strategico per ridurre le distanze tra gruppi di cittadini, affrontare e decostruire pregiudizi, e promuovere così antirazzismo e inclusione sociale.

“Abbiamo già coinvolto una ventina di enti religiosi nella ricerca bibliografica e d’archivio, oltre che con interviste e partecipazione alla vita comunitaria, per quel che è possibile in questo periodo”, spiega a Ghislieri.it il presidente di “Confluenze” Beniamino Peruzzi, che coordina il progetto affiancato dalla vicepresidente Safaa Mataich. “Fra queste ci sono sei realtà musulmane: la “Moschea” di Piazza Ciompi, ovvero la Comunità Islamica di Firenze; la “Moschea” dell’Isolotto; la “Moschea” di Sorgane, che è una confraternita musulmana di sufismo rom; le confraternite musulmane di sufismo senegalese Murid e Tijan, nonché la confraternita musulmana dei convertiti al sufismo senegalese. Ci sono inoltre la Comunità Ebraica di Firenze; la comunità dell’Istituto Lama Tzong Khapa, che è un’esperienza di Buddismo Mahayana, di origine tibetana; la comunità fiorentina Soka Gakkai, il Buddismo di origine giapponese; la comunità Hare Krishna e la comunità del Bosco Sacro dell’Incontro, legata ai riti dei nativi americani. Al momento abbiamo infine iniziato il lavoro a fianco delle confessioni cristiane, tramite la comunità Francescana, quella Benedettina, quella Russo-Ortodossa e quella Greco-Ortodossa. Abbiamo stretto contatti con altre realtà ortodosse fiorentine – legate, rispettivamente, alle comunità rumena e georgiana – nonché con realtà protestanti quali comunità luterane, anglicane e valdesi, con le quali contiamo di iniziare a breve il lavoro”.

Allo stato attuale, il progetto ha già tracciato una mappatura di ulteriori realtà religiose con cui entrare in contatto entro la fine del 2020, e sono state definite le tempistiche e la struttura del ciclo di conferenze che sarà organizzato a Palazzo Strozzi, sede fiorentina della Scuola Normale Superiore.  

“Il ciclo”, continua Peruzzi, “sarà aperto da una giornata introduttiva in cui, coinvolgendo come relatori un referente per ciascuna delle comunità religiose locali coinvolte nel progetto, sarà possibile tracciare un quadro generale sulla presenza religiosa a Firenze. A ogni relatore sarà richiesto di riferire i valori fondanti e caratteristici della propria esperienza, di collocarla storicamente e logisticamente sul territorio fiorentino, e di fornire una sorta di calendario annuale delle principali attività cerimoniali in cui tale esperienza si manifesta. Seguirà una serie di incontri su temi particolari che siano trasversali rispetto alle differenti comunità: ad esempio, l’impatto della pandemia sull’esperienza comunitaria, il modo in cui le tradizioni religiose vengono vissute dalle nuove generazioni, il rapporto fra esperienza religiosa e arte, la presenza e il ruolo della donna nell’esperienza religiosa, e così via”.

Due tirocini sono già attivi dallo scorso settembre grazie alla convenzione fra Collegio Ghislieri e “Confluenze”. Constano di attività di ricerca bibliografica e ricerche sul campo tenute da due nostre studentesse: Beatrice Mori e Federica My, che stanno rispettivamente lavorando sulle origini storiche delle comunità fiorentine cristiane e musulmane (approfondendo, coerentemente col proprio progetto di studi, il tema del ruolo femminile nell’Islam) e sulle origini storiche della comunità ebraica e delle esperienze religiose di origine estremo-orientale.

Ulteriori tirocini saranno attivati a seguito del prossimo incontro fra il dott. Peruzzi e gli studenti del Ghislieri. L’attività formativa del Collegio ha inoltre all’attivo stage curricolari presso il Museo Egizio di Torino, il Museo del Violino “Stradivari” di Cremona, nonché le ditte di comunicazione Fargo di Novi Ligure e WeAreMG di Milano.