
Si è spento domenica 4 giugno, all’età di 79 anni, Paolo Maria Galizzi, a lungo giudice del tribunale di Bergamo, Alunno del Collegio Ghislieri. A Bergamo Paolo Galizzi ricoprì diversi incarichi, sempre nel Civile, fino a quello di vicario del presidente del tribunale; chiuse il proprio percorso come presidente vicario della Corte d’appello di Brescia e dopo la pensione si impegnò nella Commissione tributaria provinciale di Bergamo.
“Galizzi è stato davvero un grande giurista, contraddistinto da una forte capacità di vivere il diritto – sottolinea l’avvocato Ettore Tacchini, che insieme al magistrato ha frequentato le scuole medie e il liceo Sarpi a Bergamo e poi il Collegio universitario Ghislieri di Pavia . Siamo stati amici per tutta la vita. Dell’uomo e del magistrato rimarrà il ricordo della serietà, dell’equilibrio e della competenza straordinaria. Gli fu concesso di laurearsi in anticipo, nel 1966, per permettergli di partecipare al concorso di magistratura; fu possibile per le sue qualità non comuni”. Qualità coltivate con uno studio costante, sin da quegli anni universitari: suo relatore per la tesi di laurea fu Virginio Rognoni, che accanto alla docenza accademica sviluppò una carriera politica di primissimo piano, divenendo – tra i diversi ruoli – ministro dell’Interno (1978-1983) e della Giustizia (1986-1987).
Fratello di Gian Pietro, sindaco di Bergamo dal 1990 e 1995 scomparso nel 2012, e di Adriano, procuratore capo di Bergamo dal 2004 al 2010, Paolo Galizzi nacque in una data di per sé storica: l’8 settembre 1943, il giorno dell’annuncio dell’armistizio di Cassibile. “Amava scherzare su quella data, perché tutti erano incollati alla radio ad ascoltare la notizia -ricorda in conclusione l’avvocato Ettore Tacchini.