Natale Curtoni (1933-2022)

Nato in una famiglia di pastori valtellinesi, Natale Curtoni è entrato in Ghislieri nel 1953 affermandosi poi come chimico presso l’Ufficio ricerche della “Carlo Erba”, la prima industria farmaceutica italiana, fondata proprio cent’anni prima del suo ingresso in Collegio. Dall’azienda, poi diventata Farmitalia, riceve incarichi che lo portano a esplorare il mercato asiatico, e diventa di casa nel lontano Oriente. Nel 1995 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro la medaglia di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’epoca del governo Dini.

Da sempre si è dunque alternato fra l’Asia e la sua Gerola Alta, in provincia di Sondrio, paese di trecento anime che al Ghislieri ha dato anche un altro illustre Alunno, Luigi Spandrio. “Gigino Spandrio ha dato i fondi per un alunnato perenne al Ghislieri. Io”, raccontava nel 2015, “in un altro mondo ma memore del Ghislieri, cerco di aiutare nello stesso campo: l’istruzione. Ho una baita al mare, a Puerto Galera, isola di Mindoro, e sono circondato da pescatori. I ragazzi, a malapena finite le elementari, se sono maschi sono sul mare a pescare col padre, le ragazze diventano parte della servitù.

“Dal 1998 ho istituito un piccolo ‘sistema Ghislieri’. Ragazzi di ambo i sessi, che vengano da famiglia povera e che finiscano le elementari con una media di 82/100, entrano nel mio scholarship program per la high school, le nostre medie inferiori e superiori. Vuol dire per loro avere tutte le spese pagate. Ovviamente per restare nel mio piano devono mantenere la media di almeno 82/100. Finite le medie, vanno al college, un college di loro scelta, e io do un contributo che basta largamente ove frequentino un college statale. Ovviamente, anche al college devono mantenere la media oltre a completare ogni anno gli esami del piano di studi. Attualmente ho una trentina di scholars che potete vedere nella foto allegata, assieme a me e al sindaco del paese che ha voluto gratificarmi del titolo di cittadino onorario di Puerto Galera per il contributo dato alla sua municipalità nel campo dell’istruzione”.

Curtoni ha di recente ricevuto due singolari omaggi giornalistico-gastronomici nel corso della propria vita. Il primo è di Roberto Iasoni, che nel corso di un’inchiesta “casearia” sul Corriere della Sera, nel 2019 lo racconta così: “Comm. Dott. Natale Curtoni, annuncia il biglietto da visita. Ha ottantasei anni. A undici era sui pascoli a tagliare il fieno e a curare le pecore. Poi ha studiato, ha girato il mondo. Ora sta ripartendo per le Filippine. Nel 1993 il padre, Neftali Giuseppe, portò due forme di bitto, fatte dal nonno Geremia, all’Esposizione mondiale di Bruxelles. Vinse la medaglia d’oro e la croce al merito”.

Il secondo è opera invece di Vittorio Zucconi, di Repubblica, che in Parola di giornalista racconta così i loro incontri in Giappone: “E c’era più che la gola a raccoglierci come cospiratori nell’appartamento di un formidabile valtellinese, Natale Curtoni della Farmitalia-Carlo Erba, che ogni anno sfidava la collera dei doganieri dell’imperatore contrabbandando di ritorno dalle vacanze in Italia una valigia piena di proibitissime salsiccette, salamini, e una ‘bresaulina de cinq chili’, una sostanziosa bresaola che veniva affettata e gustata dai fedeli con devozione da messa nera”.

Il ricordo ghisleriano del nostro Alunno è affidato al suo compagno d’anno Gian Luigi Sottocasa.

Nel novembre 2022 è mancato Natale Curtoni, Ghislieri ’53, Chimica, e a tutti noto come Talì.

Fu uno dei nostri compagni di avventura più inusuali ed inattesi. Montanaro di grande qualità, sembrava fatto di una materia diversa da quella dei comuni mortali. Durante il periodo matricolare, sottoposto ad attività impegnative da parte di famelici faseoli, sopportava fatiche per me semplicemente inconcepibili.

Ecco: l’attività è quello che lo contraddistingueva, e non solo negli studi, in qualsiasi campo. Se veniva a conoscenza di qualcosa di nuovo da fare, partecipava. Lo ricordo nella primavera del 1955 al blocco del portone del Borromeo, nella foto è il primo da destra, gli altri sono Trombetta, Vanossi, Szego.

Però le cose più interessanti e peculiari di Talì si attuavano regolarmente al ritorno dalle sue visite a casa, in Valtellina (Gerola Alta). Rientrava in Collegio portando notevoli quantità di ingredienti per la polenta taragna. E, immancabilmente, una damigianetta di Inferno, vino valtellinese di corpo robusto. Grazie a un sodalizio che lo legava ad un oste di Borgo Ticino, farina di grano saraceno, burro e formaggio di montagna venivano a lungo cotti in un apposito paiolo e venivano forniti a giovani stomaci di ferro aiutati ovviamente da simultanee ingestioni di Inferno. A seguito di questo tipo di libagioni si ricordano memorabili ubriacature in Borgo. Abbiamo tutti goduto della sua ospitalità in queste occasioni.

Ma ancor più ospitale Talì si dimostrava nelle vacanze natalizie. Il fratello era custode di una diga proprio sopra Gerola Alta. Attività solitaria naturalmente, per questo il custode aveva il permesso di ospitare occasionalmente qualche amico. Per anni a Capodanno il luogo rappresentò per molti Ghisleriani la prima occasione di mettere gli sci ai piedi. E non in pochi perché il permesso di ospitalità fu interpretato dal Talì estensibile sino a trenta persone (una potente teleferica assicurava il trasporto dei soliti ingredienti).

Della sua vita professionale non sappiamo molto, perché si è svolta lontano. Inviato come primo incarico dalla Carlo Erba a Saigon, come base per la diffusione di medicinali in Indocina, proseguì poi questo lavoro a Tokyo e a Manila.

Ricomparve a Gerola Alta ritiratosi dal lavoro, e si alternò tra qui e le Filippine. Venimmo a conoscenza che a Puerto Galera, una località di mare, aveva una “baita”: un bungalow forse, gli facemmo osservare, ma no, baita era il nome più adatto. E allora venimmo a conoscenza di un’altra sua iniziativa, forse la più vicina allo spirito ghisleriano, proprio dall’altra parte del mondo.

Grazie Talì, a nome di tutti i Ghisleriani che ti hanno conosciuto: occupi un posto importante nei nostri ricordi, perché ci hai dato un grande esempio di generosità.

Natale Curtoni si è spento a Gerola Alta il 22 novembre 2022.