Antonio Maggioni (1933-2022)

Ghisleriano dal 1953, sin dalla fine dello scorso secolo Antonio Maggioni aveva iniziato a ospitare nella sua casa di Sirmione, alternandosi con altri compagni d’anno, raduni informali di collegiali, che talvolta duravano per un intero fine settimana. Questo a testimonianza di un affettuoso ricordo per gli anni in Collegio, nonché di una vicinanza alle persone incontrate, che non lo ha mai abbandonato.

Dopo la laurea in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano (all’epoca l’Università di Pavia non contemplava quell’indirizzo), Maggioni inizia a lavorare presso la Segreteria Tecnica della Società Edison. Ottenuta una borsa di studio aziendale, che gli consente di conseguire il Master of Science in Industrial Engineering a Stanford, nel 1967 diventa dirigente. Nella Montedison svolge incarichi di crescente responsabilità nel campo del controllo della gestione e della programmazione centrale del Gruppo, fino a venire nominato Vicedirettore generale della divisione Petrolchimica, la più rilevante della Montedison. Entra a far parte dell’Associazione per il Progresso Economico nel 1973, diventando successivamente membro del Consiglio direttivo.

Nel 1977 entra nel Gruppo Bastogi come Consigliere. Direttore generale della CGS s.p.a. di Monza – che successivamente assume il nome di Marconi Automazione e Controllo, venendo sussunta nella General Electric), assume la Presidenza della Costruttori Associati Meridionali, azienda in joint venture con la Siemens. Passa poi nel 1986 al gruppo DADFIN, come Direttore generale dell’azienda capogruppo e Amministratore di varie consociate europee, operanti nel settore dell’acciaio e della finanza. A partire dal 1995, assume incarichi di Consigliere della AEM di Milano, di Direttore generale della USSL della Lomellina, oltre a vari altri incarichi di consulenza aziendale. Guida fino al 2009 – come Vicepresidente – la Federazione dei Consultori familiari cattolici della Lombardia, quindi diventa parte di organi direttivi di Associazioni operanti in campo culturale e sociosanitario.

“Da decano degli Alunni entrati in Collegio nel 1953”, ricorda a Ghislieri.it Gianluigi Sottocasa, già Professore ordinario di Biochimica all’Università di Trieste, “custodisco Antonio Maggioni nel mio cuore e nella mia mente come pezzo della mia giovinezza. Compagno agli esami di ammissione, tassello della popolazione del Sottomarino, durissimo competitore nelle partite di poker con cui cercavo di far quadrare il mio bilancio fallimentare. Al terzo anno Antonio si è spostato a Milano e noi, rimasti pavesi, lo vedevamo solo a San Pio. Gli incontri sporadici sono continuati nel tempo fino a quando, sotto la spinta di Lino Naj Fovino, il gruppo dei Ghisleriani del ’53 non ha deciso di riunirsi annualmente. Antonio, con la sua consorte Fulvia, è stato assiduo frequentatore delle nostre riunioni”.

“Anni dopo, durante una visita a Trieste di Antonio e altri Alunni, nella città vecchia una signora ha riconosciuto l’accento lombardo di Antonio e ci ha chiesto da dove venissimo, soggiungendo di avere studiato a Pavia”, continua. “Le abbiamo spiegato che eravamo Alunni del Collegio Ghislieri e lei ha testualmente detto: ‘Il Ghislieri, il massimo’. Ci siamo molto inorgogliti. Durante i nostri incontri, Antonio e io ci siamo trovati a dibattere di moltissime questioni e spessissimo non eravamo d’accordo; ma la nostra profonda e indistruttibile amicizia non è mai stata messa in discussione”.

Antonio Maggioni si è spento a Cernusco sul Naviglio il 22 agosto 2022.