Esplorare l’Universo, rivelare il passato – Ecco i vincitori del Premio Ghislieri 2022

Sarà intitolata Scienza e Rinascita l’undicesima edizione del Premio Ghislieri, il riconoscimento tradizionalmente conferito dalla nostra Associazione Alunni a due membri della comunità ghisleriana: un giovane Alunno laureato che abbia già dimostrato il proprio talento e un affermato Alunno dalla riconosciuta autorevolezza. Dopo due anni di pausa forzata, il Premio Ghislieri torna a svolgersi con una cerimonia in presenza, giovedì 6 ottobre 2022 alle ore 17 nell’Aula Magna del Collegio Ghislieri.

“Celebriamo il ritorno del Premio Ghislieri con un omaggio alla capacità di indagine scientifica”, spiega il Presidente dell’Associazione Alunni, Emilio Girino. “Una capacità che si estende su tutte le branche del sapere, consentendo di indagare l’ignoto e garantendo il progresso della specie umana anche nonostante gli inevitabili, e spesso traumatici, periodi di crisi come quello che abbiamo appena attraversato”.

Thea Sommerschield - Home

Il Premio Ghislieri 2022 va alla giovanissima Thea Sommerschield, Alunna del nostro Collegio e Marie Curie Fellow presso l’Università “Ca’ Foscari di Venezia”. A lei si deve infatti Ithaca, un progetto di straordinaria forza innovativa che, grazie all’intelligenza artificiale, consente di ricostruire testi lacunosi di antiche iscrizioni, evitando che vadano persi per sempre. Conseguito grazie alla collaborazione con Deep Mind di Google Alphabet, il progetto Ithaca consente di “predire il passato”, come ha scritto con una bella immagine la rivista Nature, dedicando qualche mese fa la copertina alla nostra Alunna. Il riconoscimento va a Thea Sommerschield per la sua capacità di operare a cavallo fra sapere umanistico e sapere scientifico, oltre che per la portata internazionale delle proprie esperienze di ricerca (che dal Ghislieri l’hanno portata a Oxford, Harvard e Atene), e per le capacità di leadership mostrate come capofila del progetto “Pythia Plus”, che applica allo studio delle culture antiche i più avanguardistici ritrovati del machine learning.

Old Joe - Spring 2016 - Making waves

Sarà invece Alberto Vecchio a ricevere il Premio Ghislieri alla carriera. Da tempo docente all’Università di Birmimgham, il prof. Vecchio è stato protagonista della rivoluzionaria conferma empirica dell’esistenza delle onde gravitazionali, annunciata al pubblico dopo vent’anni di misurazioni e analisi di dati: una scoperta che ha inaugurato un modo nuovo di osservare l’Universo, consentendo di testare la forza di gravità in condizioni estreme. Ma gli studi del prof. Vecchio si estendono dai buchi neri alle stelle di neutroni, a seguito di una carriera di ampio respiro internazionale – che nel percorso dal Ghislieri a Birmingham lo ha condotto alla Cardiff University, all’Istituto Max Planck per la fisica gravitazionale di Postdam, e alla Northwestern University di Chicago – che oltre a fruttargli centinaia di pubblicazioni scientifiche lo ha portato a collaborare con rilevanti gruppi di ricerca internazionali, a cominciare dal celebre LIGO.

Pur distanti quanto a specifico settore di specializzazione, la dott. Sommerschield e il prof. Vecchio sono accomunati dall’ambizione di esplorare l’ignoto fondandosi su un solido metodo scientifico, mossi da un’incessante curiosità e da una fiducia nel sapere che costituisce la cifra dell’essere Ghisleriani.

Parlando di rinascita in un periodo che globalmente appare certo non semplice, il Premio Ghislieri intende mandare un messaggio forte. “Senza scienza infatti non è possibile risollevarsi”, aggiunge l’Avv. Girino, “senza un esercizio curioso del sapere fondato sulla solidità di un metodo, non è possibile esplorare e riscoprire ciò che ci circonda. Ciò vale sia per l’indagine dell’antichità, con l’utilizzo di strumenti sempre più innovativi per ricostruire il passato da cui proveniamo; sia per l’indagine dell’Universo, con la capacità senza precedenti, da parte dell’uomo, di conoscere sperimentalmente ciò che un tempo era mera ipotesi, se non un ignoto di cui nemmeno sospettavamo l’esistenza”.

“Quest’undicesima edizione non segna solo la rinascita del Premio Ghislieri”, conclude. “Ribadisce anche che la scienza – quella scienza che campeggia da secoli nel motto del nostro Collegio – rimane l’unica luce a cui affidarsi anche nei periodi più oscuri. Nel premiare anche quest’anno un giovanissimo talento e un esperto dalla riconosciuta autorevolezza, sottolineiamo ancora una volta il contributo ghisleriano al progresso della conoscenza e rimarchiamo come il sapere resti il collante della nostra comunità”.