Addio a Salvatore Veca, filosofo e amico del Ghislieri

È morto a Milano Salvatore Veca, a lungo Professore Ordinario di Filosofia Politica all’Università di Pavia, dove è stato anche Preside della Facoltà di Scienze Politiche, nonché Prorettore Vicario del locale Istituto Universitario Studi Superiori IUSS di Pavia, Presidente della Fondazione Feltrinelli, membro dell’Accademia delle Scienze di Torino. I suoi libri – dal classico manuale La filosofia politica (Laterza) ai più recenti Cittadinanza, Dell’incertezza e Il senso della possibilità (tutti Feltrinelli) – sono stati per decenni in grado di appassionare e far interrogare tanto gli specialisti tanto il grande pubblico, garantendo longevità anche ai suoi primi studi su Frege, Kant e Quine.

Membro del Comitato Scientifico dell’area di Filosofia Pratica del Centro Ricerca e Didattica Universitaria della Fondazione Ghislieri, Salvatore Veca è stato a lungo e ripetutamente coinvolto nell’attività culturale del Collegio Ghislieri, non di rado come promotore e testimonial di eventi. Fra le sue tante partecipazioni ad attività organizzate od ospitate dal Ghislieri, ricordiamo anzitutto la scuola pavese di Libertà e Giustizia. Dal 2011 il Collegio Ghislieri è stato infatti annualmente scelto come sede per i corsi, su temi come La crisi della politica. Le cause, gli effetti, le alternative, Nella trappola della crisi. Il lavoro come questione sociale, La grande crisi, Etica, economia, politica e livelli di governo, che Libertà e Giustizia teneva in città selezionate in tutta Italia, da Ravenna a Perugia, da Messina a Genova.

Lo scorso anno Veca ha voluto prendere parte anche all’attività online che il Collegio Ghislieri ha organizzato nel corso della pandemia: la sua lezione su Le dimensioni della sostenibilità è tuttora disponibile sul canale YouTube del Collegio. Lì si trova anche un suo intervento del 2013 su John Rawls, una appassionata e lucida lezione sul filosofo americano della cui teoria della giustizia Veca si era fatto da sempre portavoce (al riguardo il testo di riferimento resta L’idea di giustizia da Platone a Rawls, un’antologia ampiamente commentata uscita per Laterza e curata dallo stesso Veca con Sebastiano Maffettone). Questa lezione è particolarmente significativa in quanto effettuata nell’ambito di “Tempo di classici”, il ciclo organizzato dall’associazione studentesca Philosophicum Ghislieri in collaborazione con la Casa della Cultura di Milano, di cui Veca è stato a lungo Presidente.

La curiosità scientifica di Veca, unita al suo rigore di studioso, lo ha portato a esplorare campi del sapere non strettamente connessi alla filosofia politica. Alla memoria di Lanfranco Caretti è stato dedicato il suo intervento nell’ambito della due giorni organizzata dal Collegio Ghislieri in occasione del centenario della nascita del grande filologo.

A una riflessione Sull’idea di uguaglianza umana ha invece dedicato l’introduzione al volume del nostro Alunno Carlo Alberto Redi, scritto insieme a Manuela Monti, No razza, sì cittadinanza(Ibis, 2017), in occasione del quindicesimo corso Cellule e genomi organizzato dal Centro Ricerca e Didattica Universitaria della Fondazione Ghislieri. Ha altresì contribuito con un intervento al volume collettaneo, curato dai medesimi autori, La vita dopo (il)/la CoVid-19 (Ibis, 2020), pubblicato nella storica collana degli Studia Ghisleriana. Nel 2015 si è interrogato su confini e prospettive del progresso, intervenendo nel 2015 con la lectio La ricerca e i limiti del possibile di fronte alla platea di genetisti nel corso di formazione avanzata Progetti in Biologia e Medicina.

Da filosofo della politica Veca non ha mai lesinato sull’impegno civile: non solo nella militanza politica, ma anche nel tentativo di contribuire concretamente al miglioramento della società. Come presidente della Fondazione Campus ha voluto che il Collegio Ghislieri ospitasse, nel 2015, la scuola di formazione avanzata per dirigenti volontari AVIS, con coordinatore scientifico il nostro Alunno Corrado Del Bò, Professore Ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università di Bergamo e suo allievo.

Per Ghislieri.it Del Bò ricorda così Salvatore Veca: “Ha insegnato a me e a tutti i suoi allievi sparsi per il mondo la chiarezza di pensiero e il rigore argomentativo. L’ultima volta che l’ho visto in un’occasione pubblica è stato proprio in Collegio, durante la sua conferenza sul concetto filosofico di sostenibilità: un argomento su cui si era concentrato negli ultimi anni, ritenendolo fondamentale per il futuro. Sorridendo raccontava sempre che quando era arrivato a insegnare Pavia, non avendo studiato in nessuno dei collegi, sentiva di non rientrare in quella che chiamava la classe degli ottimati; con la sua consueta ironia, esprimeva grande attenzione verso questa peculiarità del sistema universitario pavese”. Un approfondito ritratto di Salvatore Veca, a opera del nostro Alunno, è online sulla Rivista Il Mulino.