
Domenica 11 aprile è scomparso Paolo Veronesi, fondatore nel 1989 della casa editrice Ibis che, dal 1989, univa sotto un unico marchio un’impresa editoriale radicata su due città: Como, dove era nato e cresciuto, e Pavia, dove viveva e insegnava filosofia presso il Liceo Scientifico “Copernico”.
Il Corriere di Como, ricordandolo con un articolo di Lorenzo Morandotti, racconta che Ibis era “nata come casa editrice di cultura legata al tema del viaggio, declinato dal punto di vista antropologico, sociale e letterario”. Nel suo catalogo hanno trovato spazio narratori come Assia Djebar o Mia Couto e maestri del pensiero come Baudrillard e Unamuno, oltre a una selezione di classici di grande raffinatezza, in molti casi trascurati dalle grandi case editrici: il primo titolo di Ibis è stato il delizioso Viaggio in Olanda di Diderot.
Da un quarto di secolo Ibis aveva inoltre rilevato la storica collana degli Studia Ghisleriana, tramite cui il Collegio Ghislieri pubblica ricerche specialistiche, atti di convegni, ricognizioni architettoniche e testimonianze. Nel 1996 era stato pubblicato il primo titolo Ibis della nuova serie della collana, Libri senza moschetto. Riviste e periodici, monografie e opuscoli di cultura e propaganda del Ventennio (a cura di Arianna Arisi Rota e Annamaria Mauro). Erano poi seguiti più di cinquanta pubblicazioni, impossibili da citare tutte benché ben presenti alla comunità ghisleriana: Aristotelismo e Platonismo nella cultura del medioevo, Il Ghislieri della ricostruzione, La Venere fisicadi Maupertuis, Le neuroscienze e il diritto, Il latino dei filosofi a Roma antica, San Pio V nella storia, La vita dopo (il)/la CoVid-19; oltre ai diversi volumi del Catalogo del fondo antico della Biblioteca del Collegio Ghislierie a quelli dedicati alla scienza biomedica, in particolar modo la serie Cellule e genomi correlata ai corsi di formazione avanzata del progetto “Progressi in biologia e medicina”. L’ultimo titolo della collana finora è Prospettive sulla comunicazione politica, che riprende i temi della precedente edizione della Collegio Ghislieri Graduate Conference.
Su La Provincia Pavese, due nostri Alunni – e autori Ibis – ricordano Paolo Veronesi. Corrado Del Bò lo descrive come “una persona deliziosa: allegro, ironico, colto” e racconta: “Ebbi la fortuna di conoscerlo venticinque anni fa, quando feci il suo commesso in una fiera libraria della piccola editoria. Nove anni dopo, pubblicando un libro sul reddito di cittadinanza, divenni anche suo autore: fu una sua proposta”. “Era una persona generosa, sensibile e cristallina”, ricorda invece Carlo Alberto Redi, “che aveva capito l’importanza e il senso forte, per una società, di avere delle imprese culturali come la sua”.