
Le difficoltà e le opportunità nella gestione di un’istituzione accademica durante la pandemia, l’evoluzione del rapporto fra studenti e Collegio, i nuovi impegni del Ghislieri per garantire un’attività culturale di alto livello nonostante l’emergenza: ecco alcuni dei temi affrontati dal prof. Andrea Belvedere, Rettore del Collegio Ghislieri, in una lunga intervista che il settimanale Il Ticino gli ha dedicato in quanto punto di riferimento del panorama culturale pavese lungo i suoi quarant’anni di Rettorato. È stata l’occasione per fare il punto sul Ghislieri e sulle sue varie anime a un anno dal lockdown della scorsa primavera.
“In un Collegio come il nostro”, racconta il prof. Belvedere, “le principali difficoltà pratiche sono quelle di organizzare gli spazi comuni in modo tale che restino fruibili dai ragazzi, garantendo distanze e sicurezza per tutti. Per questo, già nel corso della scorsa primavera, ci siamo dotati di un accurato protocollo di sicurezza e abbiamo formato il nostro staff a far fronte alle nuove esigenze che la pandemia ha imposto. Inoltre abbiamo fatto appello alla responsabilità degli studenti, secondo la consueta tradizione ghisleriana volta a favorire la libertà e l’impegno personale nel rispetto delle regole per il bene comune. Quanto all’attività culturale, abbiamo praticato un grande sforzo organizzativo per consentire che risultasse intensa come nei precedenti anni accademici. Certo, tutto è gestito rigorosamente online, ma abbiamo garantito un gran numero di conferenze aperte al pubblico (mediamente, due o tre a settimana); una ventina di corsi interni di approfondimento in vari campi del sapere, destinati esclusivamente ai nostri studenti; e un ciclo di conferenze pensate apposta per il web e tenute da Alunni del Ghislieri, che si intitola “Non fermiamo la cultura” e raccoglie numerose visualizzazioni sul nostro canale YouTube e sulle nostre pagine social. Le difficoltà sono state notevoli ma credo abbiamo dato prova di un’ottima capacità di reazione”.
Quanto alla partecipazione degli studenti all’attività del Collegio, “il calo di presenze è stato molto inferiore alle aspettative. I collegiali non hanno mai smesso di mostrare il proprio attaccamento al Collegio e la volontà di continuare a viverlo, a riprova del fatto che viene naturale considerarlo una casa. Non sottovaluterei neanche un altro aspetto: gli studenti lontani hanno continuato a restare il contatto fra loro anche tramite il Collegio, ossia partecipando da remoto ai corsi interni, dando vita a seminari autogestiti online, cercando insomma di portare un po’ di Ghislieri con sé e di non far mancare al Ghislieri la propria presenza, per quanto virtuale”.
Attenzione particolare durante quest’anno di emergenza è stata rivolta dal Ghislieri all’attività culturale, ripensata e intensificata poiché, continua il prof. Belvedere, “il ruolo della cultura, in questo momento, è quello di trasformare il limite della distanza in un’opportunità, raggiungendo capillarmente il numero più ampio possibile di persone grazie alle piattaforme online. Mi limito a riferire ciò che abbiamo visto accadere all’attività culturale del Collegio: le nostre conferenze di alto profilo accademico, per la prima volta, hanno raggiunto le case di tutti. L’impossibilità di consentire al pubblico di venire da noi ha fatto sì che fossimo noi a doverlo raggiungere, e ciò ha ampliato il nostro raggio d’azione. Hanno potuto assistere in diretta a eventi ghisleriani persone che, vivendo molto lontano da Pavia, non avevano mai potuto farlo prima. È stata l’occasione di far arrivare il Collegio fuori dai consueti confini ma anche un segno concreto della vicinanza del Collegio nei confronti di chi poteva maggiormente patire un senso di isolamento umano e culturale”.
Quanto ai prossimi progetti, il Rettore annuncia che il Ghislieri sta preparando “anzitutto iniziative per due grandi anniversari: il settecentesimo della morte di Dante e il duecentesimo della morte di Napoleone. Stiamo anche coltivando nuove strade nella diffusione della cultura, grazie a un’iniziativa innovativa con divulgatori scientifici dei social network. Inoltre stiamo organizzando un piccolo festival dedicato al Merito, che da sempre anima lo spirito del Collegio. Senza contare i numerosi ospiti che prenderanno parte alle attività culturali dei prossimi mesi: fra loro cito Andrea Crisanti, Sabino Cassese, Walter Veltroni”.
A riprova della molteplice attività della Fondazione Ghislieri, il prof. Belvedere rimarca il ruolo del nuovo Collegio Ca’ della Paglia: “Ca’ della Paglia è una sfida che il Ghislieri ha messo in campo e nella quale ripone grande fiducia: declinare l’expertise del Ghislieri nell’alta Formazione, applicandola al tema della Ricerca scientifica di eccellenza. Come recita lo slogan, Ca’ della Paglia è il posto dove la ricerca trova casa. Non si limita a garantire i servizi fondamentali a laureati e ricercatori italiani e stranieri, ma individua per ciascuno di loro un Percorso formativo personalizzato, così come accade per ogni studente del Collegio Ghislieri”.
“In questi quarant’anni”, continua, “siamo gradualmente passati dalla ‘Università degli studenti e dei professori’ a un’Università in cui sono diventati cruciali molti altri elementi. Penso in particolare, per esempio, all’influenza del mondo dell’impresa e alla sempre più pressante spinta verso una forte internazionalizzazione. Anche in questo il Ghislieri si muove all’avanguardia. Da decenni ormai l’attività dell’Associazione Alunni crea attorno agli studenti una rete che funga da bussola nel mondo delle professioni. E alle tradizionali borse di scambio con l’estero – alcune delle quali risalgono a quasi un secolo fa – abbiamo affiancato un fondo per l’internazionalizzazione, per le prime esperienze di ricerca da parte dei nostri studenti”.
Infine, un pensiero all’interazione fra il Collegio Ghislieri e Pavia, città accademica per eccellenza. “Pavia ha una dimensione ideale per l’apprendimento e l’interscambio culturale, e ciò l’ha resa meta di universitari da tutta Italia e dall’estero. Con l’inevitabile affermarsi dello studio a distanza la principale sfida per la città sarà di continuare a garantire un’esperienza accademica che non possa essere surrogata tramite uno schermo, ma che riscuota un valore aggiunto dalla presenza fisica. Per riuscirci, il valore da perseguire resta sempre l’eccellenza”.
Andrea Belvedere è ghisleriano dal 1963 e Rettore del Collegio Ghislieri dal 1979. Nel 1984 viene nominato Professore Ordinario dapprima di Istituzioni di Diritto Privato e poi di Diritto Civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia. Dal 1995 è altresì Professore a Contratto di Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università Bocconi di Milano e, dal 2001, docente di Diritto Civile nella Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali istituita dall’ateneo pavese e dall’ateneo milanese. Nel 1996 entra a far parte dell’Accademia di Scienze e Lettere dell’Istituto Lombardo di Milano e, dal 1999 al 2005, è membro del Comitato Scientifico della Scuola Universitaria di Studi Superiori di Pavia. Attualmente è Professore Emerito di Diritto Civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pavia.