Andrea Crisanti, Sabino Cassese e Walter Veltroni fra gli ospiti degli eventi del Ghislieri in primavera

Continua ad arricchirsi il sempre più denso calendario degli eventi culturali del Collegio Ghislieri per la primavera 2021, nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria che costringe a ospitarli ancora per qualche tempo in forma virtuale. A causa del grande successo degli eventi degli scorsi mesi, la capienza dell’aula virtuale del Ghislieri è stata ampliata a 500 spettatori, così da consentire a tutti di poter collegarsi e partecipare.

Alcuni ospiti per i prossimi mesi sono stati già annunciati. Si inizia giovedì 25 marzo alle ore 18 con il virologo Andrea Crisanti, che terrà una lezione di grande rilevanza e attualità su I vaccini antiCovid: sviluppo, differenze ed efficacia. Professore ordinario di Microbiologia presso l’Università di Padova, Crisanti è noto al grande pubblico per aver condotto, allo scoppio della pandemia, uno studio sui cittadini di Vo’ Euganeo, scoprendo che la maggior parte degli infetti erano asintomatici e contagiosi; nonché per essere stato fra i primi a insistere sulla necessità di praticare tamponi anche sugli asintomatici.

Una interessante raccolta di interventi del prof. Crisanti è disponibile nella sezione di attualità del sito dell’ateneo padovano, “Il Bo Live”. Quanto all’attività accademica, è dettagliatamente illustrata nella sua pagina personale dell’Imperial College London, dove svolge attività di ricerca, unitamente a un elenco delle sue pubblicazioni scientifiche più recenti.

Giovedì 29 aprile, alle ore 18, sarà la volta del prof. Sabino Cassese, che presenterà il suo ultimo volume: Una volta il futuro era migliore. Lezioni per invertire la rotta(Solferino-Corriere della Sera, 2021). Già Professore Ordinario di Diritto Pubblico dell’Economia e di Diritto Amministrativo presso l’Università di Roma “La Sapienza”, il prof. Cassese ha all’attivo numerosi periodi di ricerca in prestigiosi atenei esteri, dall’Institut d’Études Politiques di Parigi al Nuffield College di Oxford, dalla Stanford Law School alla Global School of Law di Lisbona. A cavallo fra 1993 e 1994 è stato Ministro per la Funzione Pubblica nel Governo Ciampi; dal 2005 al 2014 ha seduto nella Corte Costituzionale, di cui è ora Giudice Emerito. Il grande pubblico lo conosce e lo apprezza per i suoi acuti editoriali sul Corriere della Sera e per le numerose approfondite interviste al Foglio quotidiano.

Quanto al titolo del nuovo libro, andrebbe forse corredato di un punto interrogativo, trattandosi di un’indagine riguardo a preoccupazioni sul futuro e mitizzazioni di un passato. “Dobbiamo rallegrarci di vivere in un Paese pacifico e libero, dove lo Stato si fa carico del benessere dei cittadini e li assicura nei confronti di molti rischi, dove tutti possono fruire dei benefici del progresso tecnologico, che fa parte della ristretta schiera delle nazioni sviluppate?”, si domanda Cassese. “O dobbiamo preoccuparci per il divario crescente nei confronti di altre nazioni europee, per lo stato di molte città, per le difficoltà di trovare un’occupazione, per il carico di debiti che si mette sulle spalle delle generazioni future, per l’incapacità di affrontare una pandemia prevista e preannunciata?”. A dialogare con il prof. Cassese sarà la prof. Cristina Campiglio, professore ordinario di Diritto Internazionale presso l’Università di Pavia.

Infine è già in calendario per mercoledì 12 maggio, alle ore 21, l’intervento con cui Walter Veltroni presenterà il suo volume Labirinto italiano. Viaggio nella memoria di un paese(Solferino, 2020). Deputato già nel 1987, a soli trentadue anni, Veltroni ha potuto con la propria carriera politica abbracciare tutta l’evoluzione della sinistra italiana a cavallo dei due secoli. È stato direttore de l’Unità (a lui si deve la prima idea di allegare romanzi o film ai quotidiani) prima di diventare Vicepresidente del Consiglio e Ministro della cultura nel Governo Prodi I, quindi sindaco di Roma per due mandati, e infine segretario del Partito Democratico, di cui è stato fondatore nel 2007. Dopo le dimissioni dall’incarico politico nel 2009, ha coltivato con talento e successo la propria passione per la scrittura creativa e per il cinema, debuttando come regista col film Quando c’era Berlinguer. Se la scrittura saggistica è nelle sue corde dagli anni Settanta, negli anni Duemila i lettori scoprono in Veltroni un apprezzato narratore, che ha già in carniere undici titoli, da Senza Patricio (Rizzoli, 2004) a Buonvino e il caso del bambino scomparso (Marsilio, 2020). Non per questo ha abbandonato gli ideali politici: assieme a Mikhail Gorbacev è copresidente del Summit mondiale dei Nobel per la Pace.

Al grande pubblico Veltroni si rivolge con regolarità grazie ai suoi articoli sul Corriere della Sera, una selezione dei quali è raccolta in Labirinto italiano. Si tratta di un profondo slalom fra grandi eventi che hanno contribuito a forgiare l’identità dell’Italia repubblicana, dalla tragedia di Vermicino alla partitissima Italia-Germania 4-3, dalla censura di Ultimo tango a Parigi alla morte di Luigi Calabresi, passando per colloqui coi protagonisti della nostra storia recente. “Ci sono tanti ‘vecchi’ della nostra Repubblica ma soprattutto ragazzi”, ha scritto il direttore del Corriere Luciano Fontana a margine del volume di Veltroni. “Giovani che stanno vivendo un’esperienza dura come quella della pandemia: che hanno davanti un orizzonte ancora più preoccupante rispetto a quello che già riservava loro questo Paese e la sua classe politica. Ma di furbi, nelle tante storie che si intrecciano nel libro, non ce n’è uno. E forse da qui possiamo ripartire”. Walter Veltroni presenterà Labirinto italiano al Collegio Ghislieri dialogando con Antonio Gurrado, opinionista del Foglio quotidiano.