Coro e Orchestra Ghislieri ha registrato, dal 16 al 18 febbraio, un concerto richiesto da un festival di rilevanza europea, il cui programma sarà reso noto a breve. “Si tratta del nostro contributo a una rassegna che, a causa dell’emergenza sanitaria, dovrà tenersi largamente in forma digitale, e sarà diffuso in streaming in primavera”, spiega il Direttore, Maestro Giulio Prandi.
L’esecuzione contempla il Mattutino dei morti di Davide Perez (1711-1778), una grande riscoperta del Centro di Musica Antica, già inciso per Sony nel 2014, pluripremiato e riedito in gennaio da Arcana-Outhere. “Davide Perez è un autore straordinario, napoletano, dimenticato perché si era trasferito a Lisbona al servizio del Re di Portogallo, Giuseppe I di Braganza”, continua il M° Prandi. “A metà Settecento la corte portoghese si stava trasformando in una corte europea, e Perez vi era il principale autore musicale nonché il Maestro di cappella del Re. Pochi mesi dopo il suo arrivo, nel novembre 1755, ci fu il grande terremoto di Lisbona. Perez decise di fermarsi lì e scelse, per forza di cose, di dedicarsi prevalentemente alla musica sacra: già in precedenza in Portogallo era l’opera era bandita e si produceva quasi esclusivamente musica sacra, ma il terremoto venne per giunta visto come punizione per il desiderio del Re di aprirsi alla cultura secolare, causando un ulteriore arroccamento nella produzione. Perez rimase ai margini d’Europa, dunque, e venne dimenticato; ma la sua scrittura è fiammeggiante, estremamente dinamica ed evocativa”. Apriranno e chiuderanno il concerto, invece, due brani del Maestro di cappella di Cracovia, Grzegorz Gerwazy Gorczycki (1665-1734).
Non si tratta tuttavia di un semplice concerto in differita. “La particolarità”, conclude il M° Prandi, “è che abbiamo deciso di andare oltre la dimensione pura dello streaming. Il regista, Francesco Agostini, oltre a riprendere il concerto con la propria troupe, si occuperà di riprendere alcuni luoghi d’arte e iconografie pavesi, legati al testo del brano, che saranno mostrati durante l’esecuzione. Si tratterà di un concerto in streaming che diventerà un piccolo film, in cui opere d’arte presenti in città – incluso ovviamente il nostro Collegio cinquecentesco – vengono associate al contenuto musicale. È un modo di valorizzare non solo il nostro gruppo ma l’intera Pavia”.