Ragazzo Italiano, il romanzo del Presidente della Fondazione Ghislieri, Gian Arturo Ferrari edito da Feltrinelli, è stato finalista del Premio Strega 2020, vinto da Sandro Veronesi con Il Colibrì (La Nave di Teseo).
Completavano la cinquina – in realtà una sestina, a causa della necessità regolamentare di includere fra i finalisti il candidato di almeno una piccola casa editrice – La misura del tempo di Gianrico Carofiglio (Einaudi), Almarina di Valeria Parrella (Einaudi), Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli (Mondadori) e Febbre di Jonathan Bazzi (Fandango).
Com’è noto, i romanzi che partecipano allo Strega vengono candidati da uno dei cosiddetti “Amici della domenica”: a presentare in concorso Ragazzo Italiano è stata Margaret Mazzantini, celebre autrice di Non ti muovere e Venuto al mondo. Lo ha fatto definendo il romanzo di Ferrari “un libro scritto con uno spirito fanciullesco, nel senso più nobile del termine”, e aggiungendo: “Hai la sensazione di stare in quelle case, con quelle persone. I dialoghi sono arterie vitali nascoste sotto il tessuto narrativo di un mondo che comunica con noi attraverso queste voci. Quel tessuto narrativo, poi, possiede una grazia d’altri tempi, connaturata a un’epoca più timida”.
Gian Arturo Ferrari parla diffusamente del proprio esordio narrativo in questa video intervista pubblicata dall’editore Feltrinelli. Di Ragazzo italiano hanno parlato, fra gli altri, Paolo di Stefano sul Corriere della Sera, Mariarosa Mancuso sul Foglio, Fabrizio Ottaviani sul Giornale, Eraldo Affinati sul Riformista e Tiberia De Matteis su Il Tempo. Sono inoltre disponibili online alcune corpose interviste: quelle di Michele Masneri sul Foglio e di Cristiano de Majo su Rivista Studio, oltre a quella di Terry Marocco per Panorama.
Anche Ghislieri.it ha dedicato una speciale lettura del romanzo a un tema portante di Ragazzo Italiano, l’evoluzione delle parole dentro e attorno il protagonista.