
Questo mese il numero appena in edicola de “Le Scienze” – l’edizione italiana di “Scientific American” – dedica un ampio dossier alla pandemia di Coronavirus, con interventi di autorevoli studiosi internazionali quali Jane Qiu, Michael Waldholz, Charles Schmidt e Lydia Denworth. Fra loro c’è anche una nostra Alunna, la dott.ssa Anna D’Errico, neuroscienziata e ricercatrice presso la Goethe-Universität di Francoforte, nonché autrice del saggio Il senso perfetto. Mai sottovalutare il naso (Codice edizioni), al momento finalista del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica.
“Perdita di olfatto e perdita di gusto”, troviamo scritto nel sommario della prestigiosa rivista, “sono state inserite tra i sintomi del Covid-19 e i ricercatori ne stanno studiando i meccanismi. Dopo segnalazioni da parte di numerosi pazienti positivi per l’infezione di Sars-CoV-2, la comunità scientifica ha indicato perdita e disfunzioni di olfatto e gusto tra i possibili sintomi di Covid-19. In questo contesto è nato il Global Consortium for Chemosensory Research, che conduce studi su scala globale per valutare le possibili relazioni tra le malattie respiratorie e i loro effetti sui sensi chimici, e che raccoglie dati per colmare la carenza di informazioni”.
L’articolo della dott.ssa D’Errico, “I sintomi a fior di naso”, col consueto stile rigoroso benché comprensibile, approfondisce ulteriormente questi temi che possono rivelarsi particolarmente rilevanti nello studio di una malattia per certi versi ancora molto misteriosa.
Un’intervista divulgativa a questo riguardo è presente anche sulle pagine di Ghislieri.it.
Anna D’Errico, ghisleriana dal 1999, è ricercatrice presso il Buchmann Institute for Molecular Life Sciences della Goethe-Universität di Francoforte, dove si occupa di neuroscienze e reti neurali. Il suo campo d’indagine prediletto è l’olfatto, il più sottovalutato dei sensi – nel suo saggio Il senso perfetto (Codice) rivela che secondo una recente ricerca più della metà degli intervistati si è dichiarata pronta a perdere l’olfatto piuttosto che rinunciare all’utilizzo dello smartphone. Il volume è una accurata disamina, comprensibile a tutti, delle funzioni anatomiche che garantiscono l’olfatto, delle conseguenze razionali ed emotive della percezione olfattiva e, infine, degli aspetti sociologici riguardanti la gradevolezza o sgradevolezza degli odori e le loro implicazioni culturali ed economiche. Il saggio è stato recensito da Rosanna Scardi sul Corriere della Sera, da Giulia Villoresi sul Venerdì di Repubblica, da Emanuela Griglié su La Stampa, da Monica Melotti sul Sole 24 Ore e dalla redazione di Radio 3 Rai. Ottima divulgatrice, può essere letta da tutti anche sul blog Il senso perfetto; è disponibile online il suo intervento su Radio 2.